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L’amaro in bocca…

L’amaro in bocca è una costante del popolo viola e la partita di ieri sera ha fatto si che ogni fiorentino stamani si alzasse con il malumore, perché se le …

Redazione VN

L'amaro in bocca è una costante del popolo viola e la partita di ieri sera ha fatto si che ogni fiorentino stamani si alzasse con il malumore, perché se le sconfitte con Pescara e Udinese sono state viste da tutti come due semplici passi falsi, la prestazione di ieri ha aperto un vortice di domande e di incognite che i tifosi sin qui hanno evitato di porsi per fiducia nei confronti della società, ma una prestazione simile contro una Roma decimata e attendeista (infatti costantemente sotto palla con 11/11) non può certo passare inosservata. Certamente il problema più grande rimane la poca concretezza davanti con jovetic non al top, Toni stanco e Ljaic che sembra aver fatto esaurire la pazienza richiesta dalla società alla città. Le occasioni ci sono state ma abbiamo concesso troppo e senza il metronomo del centrocampo, Pizarro, la Fiorentina fatica ad impostare il gioco rifugiandosi nei soliti due movimenti sugli esterni. Peró non c'è tempo per piangere sul latte versato perché Domenica arriva il Napoli per quello che forse è l'ultimo appello per i posti nobili, quindi non c'è altro da fare che mettere da parte il malumore, le critiche e le domande, per riempire il "Franchi" Domenica e sperare che l'amaro in bocca per una volta venga agli altri perché l'unica sensazione che non se ne va, è quella che qualcosa di grande si cela dietro a cotanta bellezza!

Marco Gonfia