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La volta buona?

Ieri la Fiorentina ha dedicato la mattina ai tifosi. “L’ermetismo” viola può essere superato…

Redazione VN

Autografi, selfie, sciarpe e maglie viola. Probabilmente sono questi i sogni ricorrenti di Paulo Sousa. In una domenica di ritiro senza allenamenti ma con una mattinata dedicata esclusivamente ai tifosi, la Fiorentina ha fatto un altro passo avanti sul piano comunicativo. I calciatori si sono mescolati ai bambini e hanno giocato insieme a loro. Calcio balilla, tiri in porta, punizione e chi più ne ha più ne metta. Il Viola Village è diventato una bufera viola di emozioni e divertimento. La memoria storica deve tornare indietro di molto tempo per ricordare un evento di tale portata seppur con qualche piccola falla logistica risolta per tempo dal club gigliato.

Gomez, ancora non lucidissimo in campo, ha vestito i panni dell'eroe per aver riportato un bimbo smarrito al suo babbo (Clicca qui). Pepito è stato acclamato come sempre sulle note del core "il fenomeno" e anche tutti i giovani sono stati richiestissimi. Il record di presenza però spetta di diritto a Paulo Sousa che si è fermato per più di due ore rispetto agli altri al Village. Una disponibilità unica che esula dalle tempistiche moderne del mondo del calcio. I più maligni hanno pensato ad un alto grado di ruffianeria. Ma un conto è essere ruffiani, ben altro è stare con i tifosi per ore e aprirsi a loro sempre col sorriso. Negli ultimi anni vari proclami di apertura si sono rivelati vani. Questa volta la Fiorentina sembra aver voltato davvero pagina e pare disposta a tornare tra le braccia di chi la segue sempre. La cartina di tornasole saranno le cene con i viola club e gli allenamenti che, stando alle parole di Guerini (Clicca qui), vedranno sempre più insieme squadra e tifosi. Adesso sembra chiaro quasi a tutti che d'amore no, non si muore...

Da Moena - STEFANO ROSSI

Twitter @StefanoRossi_