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La stessa attesa, una storia diversa

Una sfida anche con se stessi. Ripartita da quel terribile 0-5 (COMMENTA)

Redazione VN

Lo stadio pieno, la coreografia in Fiesole e i rivali più odiati ad affrontare sul campo la Fiorentina. L'attesa per la partitissima di stasera richiama alla memoria quella dello scorso 17 marzo, poi finita nel modo peggiore come ben sappiamo. Ma la storia - ad appena 6 mesi di distanza - è completamente diversa. Allora c'era una Fiorentina allo sbando, scarsa dal punto di vista tecnico e sfaldata all'interno del suo spogliatoio, pieno di elementi mentalmente lontani da Firenze. In classifica i viola veleggiavano poco sopra la zona retrocessione, sul campo si vedeva una squadra senza cuore nè gioco, nonostante l'avvicendamento in panchina con Rossi subentrato a Mihajlovic e come logica conseguenza il disamoramento del pubblico stava raggiungendo picchi da record. In questo contesto arrivò la gara interna con la Juve, squadra rivelazione del torneo, ancora imbattuta e in piena corsa scudetto sotto la guida sapiente di quel simpaticone di Conte. E allora Firenze giocò la carta della disperazione. Il popolo gigliato attinse a tutte le motivazioni anti-Juventus (che non mancano mai) per dare un senso ad una stagione - la seconda consecutiva - fatta di sole delusioni.

Oggi è tutta un'altra storia. Che se vogliamo parte proprio da quell'infausto 0-5. Il punto più basso della recente storia viola segnò la fine dell'era Corvino e fu l'inizio della rivoluzione realizzata poi in estate. La Fiorentina è ripartita con un progetto nuovo che ha riscosso consensi in tutta Italia e, soprattutto, ha riacceso la passione della gente. Questa Fiorentina è una squadra ambiziosa, che ha un'idea di gioco ben precisa e un gruppo di giocatori di qualità, tecniche e morali. Ecco perchè la partita con la Juve rappresenta qualcosa di diverso dal 'match che vale una stagione'. La rivalità - inutile dirlo - c'è ed è ancora più forte dopo gli ultimi screzi sull'asse Firenze-Torino, e i fiorentini sognano uno sgambetto alla squadra invincibile, ben al di là del valore dei 3 punti. Ma stavolta Fiorentina-Juventus è anche una sfida affascinante sul piano tecnico, una tappa per misurare il valore di questa bella realtà che si sta consolidando in casa viola. Basta citare il centrocampo: da Olivera-Montolivo-Lazzari a Migliaccio-Pizarro-Borja Valero, è tutta un'altra storia. Sperando che anche il risultato sia il più diverso possibile.

SIMONE BARGELLINI

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