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La grande sfida

Domenica si affronteranno Neto e Scuffet, due dei migliori portieri in A

Redazione VN

Fiorentina-Udinese. Poteva essere la sfida tra Pepito Rossi e Antonio Di Natale, i “bomber tascabili”. I due, a causa dei rispettivi infortuni al ginocchio, non ci saranno domenica pomeriggio all’Artemio Franchi. Sarà, invece, la partita di Norberto Neto e Simone Scuffet, i portieri rivelazione di questa stagione. Il brasiliano, dopo un avvio di annata all’insegna dello scetticismo e delle critiche di tifosi e addetti ai lavori, si sta riprendendo la sua rivincita a suon di parate (spettacolari quelle contro il Napoli, per fare un esempio). La timidezza è scomparsa ed ha lasciato posto alla grinta e al coraggio. I suoi compagni, adesso, si sentono più sicuri e tranquilli e si sa quanto sia importante quest’aspetto nel calcio. “Meglio Sorrentino e Agazzi”, l'opinione della maggior parte della gente in estate. Il calciatore classe ’89 ha continuato a lavorare duro, non ascoltando ciò che veniva detto su di lui ed in poco tempo è diventato una delle colonne portanti della squadra di Montella. A giugno ci saranno i Mondiali, se dovesse continuare su questi livelli meriterebbe la convocazione nella nazionale verdeoro, ma probabilmente Felipe Scolari gli preferirà Julio Cesar. Toccherà all’ex Cruzeiro mettere in difficoltà il commissario tecnico. Certo, deve migliorare ancora tanto, è presto per accostarlo ai grandi numero uno della storia della Fiorentina, ma la strada intrapresa è quella giusta. Il suo contratto scade nel 2015, a breve, però, potrebbe arrivare il rinnovo fino al 2017. Un attestato di stima niente male.

Se non è una favola, poco ci manca quella che vede protagonista Simone Scuffet, classe 1996. Compirà diciotto anni il 31 maggio. La sua carriera cambia il 1° febbraio. L’Udinese gioca a Bologna, Brkic s’infortuna. Guidolin avrebbe potuto scegliere il “secondo” Kelava, il tecnico veneto, invece, si affida a un giovanotto acerbo, ma di belle speranze. Scuffet incanta, risponde presente e da lì in poi diventa il padrone incontrastato della porta bianconera. I sette in pagelle fioccano, così come i “miracoli” contro Genoa, Milan, Inter e Catania. I paragoni con i grandi del passato si sprecano. “Fa cose pregevoli con tranquillità, ha un futuro importante davanti a sé”, ha detto il Campione del Mondo 1982 ed ex tecnico viola, Dino Zoff. Prandelli è vigile, un pensierino se portarlo o no in Brasile lo sta facendo. Il gioiellino friulano sogna di potersi allenare un giorno con il suo idolo, Gianluigi Buffon. Potrebbe accadere molto presto. A Coverciano o a Torino. Non è un segreto, le big lo stanno già tenendo d’occhio. Oltre alla Juventus, sulle sue tracce ci sono anche la Roma e il Napoli. Predestinato? Può darsi.

Intanto, domenica sarà Neto contro Scuffet: la grande... sfida.

STEFANO NICCOLI