Kalinic in viola, ormai più nessun dubbio. Pedina di assoluta importanza, che va ad aggiungersi ad un reparto avanzato che sta prendendo forma. Un reparto in cui Babacar era visto come interprete protagonista, date le condizioni incerte di Rossi, ma che ora deve far fronte all'innesto in rosa del croato classe 88'.
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La concorrenza che fa bene
In attesa di capire le condizioni di Rossi, Sousa potrà contare su Kalinic e Babacar, pronti al duello per una maglia da titolare
Con l'ufficializzazione di Kalinic, di fatto, si aprirà un vero e proprio 'duello' tra due attaccanti che per caratteristiche sono abbastanza simili: tutti e due fanno del fisico la propria forza, ma anche abili palla al piede. Kalinic arriva da una buona annata, Babacar da una stagione in cui è stato schierato troppo poco, nonostante la media-gol rispettabile, anche se gli infortuni ci hanno messo lo zampino. Entrambi si contenderanno una maglia da titolare, cosa che a Firenze non si vedeva da tempo. Questa situazione potrebbe addirittura rappresentare un bene per Paulo Sousa, che con ogni probabilità giocherà con una punta nel suo 4-2-3-1 o nel suo 3-4-2-1. Avranno nuovi stimoli, nuove ambizioni, ma servirà il massimo impegno per conquistarsi il posto: starà al tecnico viola scegliere di partita in partita chi merita o no di giocare. Una scelta di alto livello per Sousa, che ha fortemente voluto Kalinic per aggiungere qualità, sostanza ed esperienza europea al suo reparto offensivo. In attesa di essere completato – forse - con l'acquisto di un altro attaccante (Borini?) o di un esterno offensivo. Intanto, Rossi permettendo, Babacar non sarà più solo, ma con un Kalinic in più, aspettando il mercato...
LORENZO MEONI
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