Le parole

Italiano e la mentalità delle riserve

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Saponara, Cabral, Jovic... tutti sono riserve. Nei subentrati il segreto delle vittorie della Fiorentina

Andrea Ceredani

La parola del giorno è mentalità. "Su 10 giocatori di movimento, i 5 che subentrano possono cambiare la storia di una partita", parole di VincenzoItaliano al termine del 2-1 casalingo contro la Salernitana. Partita decisa, per l'appunto, dall'assist di una riserva. "Oggi sono entrati bene e le partite scorse è successa la stessa cosa", sostiene l'allenatore. Ma cosa dicono i numeri?

Nel mese appena trascorso, in Serie A 2 sono stati gli assist dei subentrati e ben 4 (su 10 totali) i gol messi a segno dalle riserve. In Conference League, al contrario, sono stati più decisivi i titolari. Un'ottima media, che non può tuttavia tener conto del contributo complessivo dato dai "panchinari" all'indirizzamento delle partite.

"Stiamo ottenendo vittorie perché la mentalità è quella corretta, oltre ai numeri", dice Italiano. Perciò, non è solo una questione di posizionamento tattico, ma di spirito di sacrificio. "Oggi ho chiesto determinazione e furore ai ragazzi. [...] E - ripeto, ripeto - voglio rimarcare l'atteggiamento di chi subentra soprattutto", conferma il tecnico. Gli analisti tenteranno di studiare le ultime vittorie della Fiorentina, ma Italiano ha già le sue risposte: riserve e spirito di squadra. E i numeri, anche stavolta, sono dalla sua parte.

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