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L'intervista

Italiano a 360°: “Firenze una sfida, qui c’è qualità e la tirerò fuori”

GERMOGLI PH 15 LUGLIO 2021 FIRENZE PIAZZALE MICHELANGELO LA LOGGIA PRESENTAZIONE DEL NUOVO ALLENATORE DELLA FIORENTINA VINCENZO ITALIANO NELLA FOTO

Vincenzo Italiano protagonista di una lunga intervista ai canali ufficiali della Fiorentina, una chiacchierata a 360°

Redazione VN

Vincenzo Italiano è il protagonista di una lunga intervista, concessa ai canali ufficiali della Fiorentina. Chiacchierata nella quale si racconta a 360°, dagli inizi come allenatore all'approdo sulla panchina gigliata.

Gli inizi e la scalata

"[...] La passione ti spinge a fare sacrifici. A 15 anni sono andato via di casa, sono diventato un giocatore professionista. E’ stata una carriera bella, con tanti anni in A ed in B, e tante soddisfazioni. Durante il mio percorso ho sviluppato il richiamo a fare l’allenatore, grazie anche a tanti allenatori che mi hanno ispirato. Poi piano piano ho iniziato, facendo negli anni una scalata incredibile, ottenendo vittorie in D, in C, in B ed in A, una dietro l’altra. Un percorso netto, completo, con la salvezza con lo Spezia in Serie A che ha chiuso questo cerchio di quattro anni fantastici. L’anno scorso ci davano tutti per retrocessi. E cosa abbiamo fatto? Un grande risultato. Ma se ti accontenti, come fai a fare questo lavoro? Non riesco a godermi tante cose, faccio fatica a dormire. Questo può essere il mio segreto, che sta facendo la differenza, insieme alla sicurezza nei propri mezzi. Qualche volta il mio staff o i giocatori sono soddisfatti, ma io gli rispondo che non va bene e che si deve fare meglio. Non mi accontento mai, sono malato di calcio".

L'approdo alla Fiorentina

"C'è ancora la fame di vincere ed ottenere risultati importanti, l’ho dimostrato accettando la sfida di Firenze, la sfida di allenare questa squadra che ha qualità, è di altissimo livello in tanti componenti. Ha sei nazionali, di cui tre hanno vinto la Coppa America, uno ha vinto l’Europeo, Pulgar col Cile, Kouame con la Costa D’Avorio. C’è qualità e spero di tirarla fuori. La parte più difficile per un allenatore è convincere i calciatori a seguire la propria idea di calcio. Una volta ottenuto quello tutto diventa più semplice. E’ la cosa su cui bisogna perdere più tempo. Devi avere sempre una mentalità vincente, mai dare nulla per scontato, curare il dettaglio. Anche se ottieni qualche vittoria, perché è uno sport che ti castiga da un momento all’altro. Devi battere il ferro nel quotidiano".

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