"Ritroverà il suo passato domani pomeriggio al "Barbera". Una città che rifletterà il sole domenicale, uno stadio semivuoto nonostante i prezzi accessibili proposti da Baccaglini ed una squadra alla deriva: Palermo - ma soprattutto il Palermo - si presenteranno così agli occhi di Josip Ilicic, in rosanero dal 2010 al 2013. Una sfida che per lui rappresenterà non solo un ritorno al passato, bensì la possibilità di giocarsi il futuro, dimostrando di essere ancora il giocatore decisivo di un tempo. Quello che, per esempio, guidò l'ultima Fiorentina di Montella nella rincorsa all'Europa League nel finale di stagione di due anni fa. Oppure, in tempi più recenti, il giocatore che fece esultare e gioire la Fiorentina nella prima parte dello scorso campionato: una coppia formidabile con Kalinic, un binomio che forse è riuscito a splendere per l'ultima volta proprio a Palermo, il 6 gennaio 2016. Quel giorno, lo sloveno segnò una doppietta, anch'essa fondamentale per il raggiungimento dei quindici gol stagionali, di cui tredici in Serie A.
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Inversamente proporzionale
Ilicic tornerà a Palermo: proprio contro la sua ex squadra dovrà dimostrare di poter ancora ritagliarsi uno spazio importante
"Il momento attuale però è molto diverso e recita un altro copione: niente più sorrisi, solo un po' di sofferenza e tanta panchina, prima del bagliore mostrato contro l'Inter. Un percorso inversamente proporzionale a quelle che erano le premesse con Sousa in panchina: sia per la squadra ma anche per lo stesso Ilicic. Le reti oggi sono quattro, alle quali bisogna sommarne una in Europa League. Niente a che vedere con la media realizzativa e le statistiche della scorsa annata. A sua parziale discolpa c'è però tanta sfortuna: sette legni colpiti, numero elevato e da capogiro. Pensiamo a dove sarebbe potuta essere la Fiorentina se fossero stati tramutati in gol ed, inoltre, quale sarebbe stata la resa del numero 72.
"Il futuro è incerto, il presente dice Palermo ma lo vede ancora una volta partire dietro a Bernardeschi e Borja Valero nelle preferenze di Sousa: probabilmente, la gara contro la sua ex squadra inizierà dalla panchina. Per poi poter dare, se verrà chiamato in causa, quell'apporto che sembrava essenziale dodici mesi fa. Giocandosi così anche le carte per la prossima stagione, con la maglia viola o di un altro colore.
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