Per Josip Ilicic e Rafal Wolski un sabato che ha il sapore della svolta. Lento, goffo e spesso un pesce fuor d’acqua il primo, timido e un po’ troppo leggerino il secondo. Almeno fino a ieri, quando entrambi sono sembrati uscire di colpo da un profondo stato prolungato di torpore. Un gol a testa che li rilancia – soprattutto il secondo – nelle gerarchie di Vincenzo Montella, come sempre parco nel distribuire elogi e minimizzare i difetti. Certo è che il 3-5-2 ha permesso ad entrambi di giocare in posizione più centrale, e così esaltarne le doti di trequartisti che nel 4-3-3 spesso li relega lontani dalla porta.
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Ilicic e Wolski, l’ora della riscossa
Il 3-5-2 di ieri li ha esaltati, ora sta a loro proseguire così (COMMENTA)
Il polacco non ha nascosto di aver pensato ad una cessione nel mercato di gennaio (LEGGI QUI), ma allo stesso tempo ha avuto pazienza di aspettare silenziosamente il proprio turno e dimostrare nello spezzone di gara giocato contro l’Atalanta che i numeri ci sono eccome. La morìa di centrocampisti ed attaccanti e un calendario fittissimo di impegni sono dalla sua parte, a cominciare da martedì quando con tutta probabilità siederà in panchina, pronto però a dare il suo contributo a gara in corso come ieri. Lo sloveno invece è ancora in fase di rodaggio ma ha dimostrato di essere ad un buon punto nella condizione: un fisico come il suo non è facile da far rendere al 100%, considerando che ha saltato a piè pari la preparazione con il Palermo e qualche noia muscolare di troppo nei primi mesi.
Entrambi però ora hanno il dovere di mettere in difficoltà il mister Montella, a patto di una condizione: il 3-5-2 che può finalmente farli diventare veri protagonisti.
PIER FRANCESCO MONTALBANO
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