Il viola nella mente e nell’orgoglio, la voglia nella testa e nella programmazione

"I presenti in sala stampa escono euforici dopo la conferenza di Stefano Pioli. Convincente, senza mezzi termini, con le idee chiare e la voglia di fare. Concetti concreti, non giri di parole destinati a creare confusione come accaduto spesso con Sousa. Così, dopo la presentazione a metà tra l'emozione e l'amarcord, oggi si è passati all'anticamera dei fatti, a quelle linee guida che serviranno ad incanalare la nascita del nuovo ciclo. Si è immerso completamente nella realtà viola, studiando ogni minimo particolare, addirittura assistendo a tutta la fase finale del campionato Primavera per capire chi fosse realmente conveniente portare in ritiro. "Chi arriverà dovrà fare in modo che la squadra sia competitiva, e questa mi è stata promessa", esordisce così sulla rosa del futuro.

"Sugli aspetti degli uomini che avrà a disposizione non ha dubbi: "Dovranno arrivare giocatori orgogliosi di vestire una maglia come la nostra e di un progetto che ci dovrà vedere competitivi fin da subito. Ho bisogno di avere giocatori motivati e soddisfatti del nostro ambiente e che siano orgogliosi di vestire questa maglia. Ho bisogno di vedere i miei giocatori negli occhi e di confrontarmi con loro per capire quello che è il loro obiettivo".

"Parole che si commentano da sole, un diktat che dovrà avere riscontri sul campo. Stefano Pioli chiarisce fin da subito le proprie regole. E poi "investe" Vecino, analizza i casi relativi a Kalinic e Bernardeschi per mostrarsi successivamente aperto ad analizzare i vari temi affrontati. Una ventata di positività che di questi tempi è una linfa vitale. Il lavoro minuzioso si sposta anche sul terreno di gioco, dove si sofferma con i vari elementi per plasmarli e spiegare il suo intento. È venuto - pardon, tornato - per lasciare il segno.

"Ognuno è artefice del proprio destino: questa Fiorentina dovrà essere unita e compatta per raggiungere lo scopo. Intanto Pioli ha dettato la propria linea.