«Da oggi i privati potranno presentare la loro proposta. E se entro l’estate, entro luglio, non si presenterà nessuno, saremo noi stessi a lanciare il project financing per il nuovo stadio». Sono parole di Matteo Renzi del 29 maggio del 2012, ormai più di un anno fa. Era la fase in cui, dopo l’approvazione della variante Mercafir, scattava finalmente l’ora X: quella dei fatti dopo le promesse, le inchieste e il risiko urbanistico. E invece, un anno dopo, nulla si è ancora mosso. Non solo i Della Valle non hanno presentato alcuna proposta formale per fare il nuovo stadio sul viale Guidoni, ma nemmeno Palazzo Vecchio ha rispettato i tempi di quella sorta di ultimatum. Oggi anzi sembra aver perso del tutto la voglia di forzare la mano tirando Ddv per la giacca. Con la conseguenza che, a 10 mesi dalla fine del primo mandato di Renzi, una sorta di “Grande silenzio” avvolge il progetto nuovo stadio. E la speranza si rifugia ormai nel web.
news viola
Il nuovo stadio e il “grande silenzio”
«Da oggi i privati potranno presentare la loro proposta. E se entro l’estate, entro luglio, non si presenterà nessuno, saremo noi stessi a lanciare il project financing per il nuovo …
Dove, a riprova dell’enorme interesse per la faccenda, impazza il concorso di idee “Prendiamoli in contropiede” lanciato dal sito Tuttafirenze.it: 35 progetti di aspiranti architettitifosi, con tanto di rendering e piantine, arrivati al portale in poco più di un mese.
(...)
Se i fanta-progetti volano in rete, quelli reali latitano. A quanto pare ci sono stati diversi incontri, in quest’anno, tra lo staff tecnico dei Della Valle e Palazzo Vecchio. Lo stesso Renzi ha incontrato Diego in diverse occasioni per affrontare il tema e a quanto pare i due potrebbero rivedersi presto, forse proprio a Firenze. Cosa non convince il patron viola a fare l’investimento? I tempi di “rientro” dell’operazione pare: troppo lunghi per adeguarsi alla variante fatta dal Comune, che prevede 30 ettari circa per stadio, negozi (18.300 metri quadrati), alberghi (4.200) e uffici (8.000). Sulle volumetrie verterebbe la perplessità dei Della Valle, che ancora peraltro attendono la legge nazionale sugli stadi da cui potrebbero avere assicurati incentivi fiscali in caso si decidessero a costruire. «Noi siamo pronti, aspettiamo una proposta», ripetono da Palazzo Vecchio. Ma i Della Valle continuano a non scalpitare affatto.
Ernesto Ferrara - La Repubblica
© RIPRODUZIONE RISERVATA