Ancora una volta l’uomo scelto per diventare il vice-Pasqual ha fallito. Marcos Alonso lascia, in prestito, la Fiorentina dopo appena sei mesi dal suo arrivo. Lo spagnolo non ha convinto lo staff tecnico, che ha giustamente scelto di mandarlo a giocare in un ambiente come Sunderland, dove l’ ex Real Madrid gode della stima del manager dei Black Cats, Gus Poyet, che gli concederà uno spazio maggiore di quello di cui beneficiava lo spagnolo in riva all’Arno.
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Il mistero della fascia sinistra
Ecco come può cambiare la difesa (COMMENTA)
La partenza di Marcos Alonso però apre nuovi scenari anche in casa Fiorentina. Difficile pensare che Montella opti per usare Juan Manuel Vargas come naturale sostituto di Pasqual in una difesa a quattro, visti i precedenti poco incoraggianti del peruviano quando viene oppresso da un carico di lavoro troppo sostenuto in fase difensiva. La soluzione, nel caso in cui la Fiorentina non decida di tuffarsi nel mercato, sarebbe quella di dirottare, all’occorrenza, Nenad Tomovic sulla fascia mancina e di dare spazio sulla destra a Facundo Roncaglia e, in casi di estrema necessità, a Juan Guillerme Cuadrado.
Analizzando invece una situazione di 3-5-2 è “El Loco” a diventare la prima scelta dei viola in alternativa a Manuel Pasqual. Col peruviano in campo sulla sinistra nel centrocampo a cinque sarà però difficile vedere sulla fascia opposta Joaquin. Impensabile che i tre centrocampisti della Fiorentina siano in grado di sopperire a così tanta propensione offensiva, visto che l’unico vero incontrista in rosa è Massimo Ambrosini. Insomma, analizzando i risvolti tattici, seppure scarsamente impiegato, la partenza di Marcos Alonso non è cosa di poco conto.
MATTEO ANGIOLINI
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