C'era da aspettarsi una presa di posizione della Fiesole dopo il polverone degli ultimi giorni scaturito dalle parole di Montella. Ma la curiosità di scoprire l'atteggiamento dei tifosi stasera allo stadio è stata anticipata dalla lunga lettera aperta dei rappresentanti della Curva (LEGGI) che per certi versi sorprende. Perchè ripartendo dalla diatriba a distanza con il tecnico, un po' bacchettato e un po' giustificato, il mirino si sposta poi su un altro obiettivo. Che risponde al nome, sebbene non sia mai fatto esplicitamente, di Mario Cognigni. E' come se i portavoce della tifoseria organizzata abbiano colto l'occasione di questo clima da "resa dei conti" per mettere i puntini sulle "i" a proposito della gestione societaria della Fiorentina.
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Il mirino su Cognigni e le speranze per il futuro
Analizziamo il comunicato della Curva. Tra dubbi ed eccessi, può essere l’occasione per far crescere la Fiorentina
Accuse giuste o infondate? Ognuno può farsi la sua idea. Di certo è giusto ribadire, per dovere di cronaca, due concetti fondamentali. Il primo è che Cognigni non si è messo da solo alla presidenza del club e, siccome i Della Valle restano i proprietari, si presume che il dirigente in questione svolga i suoi compiti su input dei due azionisti di maggioranza, con i quali (specialmente Diego) ha un saldissimo rapporto lungo anni. Il secondo aspetto che merita una sottolineatura è che in termini di risultati si può dir poco alla Fiorentina. Certo, mancano trofei che abbiano coronato il lavoro di questi anni, ma da Prandelli a Montella la squadra non ha quasi mai toppato la stagione, e anche quest'anno se arrivasse il quinto posto, sarebbe sbagliato parlare di fallimento. Alla luce di tutto questo la richiesta di dimissioni per Cognigni sembra un po' azzardata.
Allo stesso tempo il comunicato della Curva porta alla luce molti dubbi e malumori che da qualche anno serpeggiano in città e che hanno un fondo di verità. Alcune questioni organizzative all'interno della società danno adito a dubbi, a partire da un organigramma numericamente molto ricco ma con ruoli talvolta poco definiti. Anche per questo in sede di mercato si sono create frizioni con l'allenatore e si sono create problematiche nella gestione dei rinnovi di contratto. Sul piano della comunicazione e della vicinanza con la città la Fiorentina ha palesato lacune in diverse occasioni, sebbene "blindare" i giocatori dai tifosi è ormai un vizio diffuso nel mondo del calcio. Tutto vero, anche se da qui a dire che tutto è da buttare ce ne corre e si rischia di buttar via il bambino con l'acqua sporca. Invocare una rivoluzione e cercare un responsabile su cui puntare il dito potrebbe essere sbagliato, ma ci auguriamo che da parte della proprietà questa sia l'occasione per fermarsi a riflettere e ripartire con ancora maggiore convinzione. Magari con Andrea Della Valle di nuovo, anche formalmente, al comando.
SIMONE BARGELLINI
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