"Se non avesse fatto il calciatore, Stefano Pioli sarebbe diventato un postino. "Mi sarebbe piaciuto", e vista la passione per la bicicletta, probabilmente avrebbe unito l'utile al dilettevole. D'altronde la sua è una famiglia di portalettere: la madre, i fratelli. Lui, invece, è diventato dapprima giocatore e successivamente allenatore. E adesso, in uno dei momenti sportivamente più travagliati della sua carriera, si trova davanti quel Parma che rappresenta la squadra delle sue origini, della sua città natale.
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Il derby del cuore di mister Pioli, avverso alla propria città nella corsa all’Europa
Stefano Pioli è nato e cresciuto a Parma, prossimo rivale in campionato
"A Parma è nato, nel Parma è cresciuto prima di approdare alla Juventus. Chissà se in un giro di consegne, un giorno, sarebbe passato davanti al 'Tardini'. Ha preferito giocarci. Ora, sulla panchina della Fiorentina, si trova contro i ducali, capaci di scalare quattro serie consecutivamente e senza prendere fiato dopo il fallimento. Lo scorso maggio, il mister viola radunò tutto lo staff per un pranzo nel ristorante della figlia, in provincia di Parma, a Vianino: un premio di fine stagione, quella che al momento è nel vivo e vede la sua squadra distante solamente tre punti dalla Champions League.
"Il Natale lo ha dovuto trascorrere lontano da casa, un po' come quasi tutti - eccezion fatta per Chiesa e pochi altri giovani - e ha dovuto rifarsi ai ritmi del Centro Sportivo: l'occasione è troppo importante, il calendario mette fretta e non dà tempo di godersi il pandoro. Pioli contro il Parma, per l'Europa.
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