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Il corsivo di Marani: Fiorentina al sangue

Vi riportiamo il corsivo di Matteo Marani, direttore del Guerini Sportivo, pubblicato proprio sul blog del famoso periodico:         Ha pagato Pantaleo Corvino, cacciato dai Della Valle …

Redazione VN

Vi riportiamo il corsivo di Matteo Marani, direttore del Guerini Sportivo, pubblicato proprio sul blog del famoso periodico:

Ha pagato Pantaleo Corvino, cacciato dai Della Valle nelle ore più tristi e angoscianti della sua vita, bloccato al capezzale della madre. Una scarsa dimostrazione di stile da parte della proprietà sulla carta più elegante della Serie A, tenuto conto che il contratto col Direttore sportivo sarebbe comunque scaduto a giugno.

Lo dico con sincerità e partecipazione: spiace assistere al crollo verticale della Fiorentina, il ritorno della città al clima degli anni peggiori. I cinque gol subiti sabato sera dalla storica nemica Juventus hanno scatenato la contestazione in tribuna d’onore e i fischi dell’intero stadio Franchi, una volta di più pieno e vicino ai destini della squadra. Sforzo inutile, però: questa Fiorentina non esiste più da tempo, da mesi, penso da anni. Dal giorno in cui, attraverso l’house organ roseo, Diego Della Valle impallinò in pubblico Cesare Prandelli. Provò a raccontare alla città la novella che la colpa del declino fosse dell’allenatore che chiacchierava troppo con la Juventus e non di una politica aziendale ormai finita, cessata.

Ma ai fiorentini l’astuzia non manca, come insegna il concittadino Machiavelli. Dopo che la Fiorentina di Prandelli&Corvino ha conquistato l’ammirazione generale e quattro piazzamenti di fila ai primi quattro posti del campionato (al netto delle penalizzazioni di Calciopoli), l’uscita dal giro della Champions ha raffreddato definitivamente il patron Diego, con voci sempre più insistenti (e smentite immediate) di voler cedere il club. Nominalmente non l’ha fatto, Diego, ma nei fatti sì. Eccome, forse scottato davvero da quei guai penali che il calcio gli ha procurato. La società che acquistava Toni, Montolivo, Pazzini, Mutu, Gilardino, Vargas, Frey e altri big è oggi ridotta a comprare Lazzari, Olivera e Cerci, un piccolo caso umano.

Invece che cercare giocatori giusti per il domani, con l’unico mandato a Corvino di calare il monte-ingaggi (ecco perché tutte le cessioni dei big), si sono inseguiti capri-espiatori, nemici. Prandelli, poi Mihajlovic, adesso Corvino, un domani Delio Rossi, persino l’ufficio stampa cambiato tre volte. L’unica cosa che è riuscita a partorire la Fiorentina degli ultimi anni è il cartellino viola, di cui poco si sentiva il bisogno, e l’ennesima prova di astio nei confronti di Giancarlo Antognoni, ultimamente teorizzata a voce, davanti a testimoni. Lo hanno esiliato a Coverciano, preferendogli Guerini, lui che poteva offrire l’ultimo argine a una società sempre più invisa ai tifosi.

La Fiorentina non finirà in Serie B semplicemente perché la Serie A con 20 squadre e appena tre retrocessione è troppo scadente persino per la derelitta Fiorentina di oggi. Ma c’è un rischio peggiore: raffreddare per sempre Firenze. Non ci era riuscito nemmeno l’ultimo Cecchi Gori.