L'ultima partita con l'Udinese ha evidenziato un particolare rilevante. A differenza di altre gare interne in cui i viola concedevano agli avversari spazi e occasioni, impegnati nel consueto sforzo offensivo; abbiamo visto una Fiorentina molto più attenta al non far giocare l'avversario. Testimone del fatto, le pochissime azioni pericolose concesse ai friulani che hanno trovato un gol fortuito quanto casuale. Abbiamo visto Pizarro ricevere spesso palla ma, nella maggior parte dei casi, lo faceva una ventina di metri più avanti del solito con Aquilani e Ambrosini, impiegati da mediani autentici, che lo scortavano restando dietro la linea del pallone. E' un atteggiamento nuovo, forse inedito e comunque fa riflettere.
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Il contrappasso di Montella: dal tiqui-taca al…
In vista del rush finale di stagione Montella studia un nuovo assetto tattico
La Fiorentina deve mantenere il quarto posto in classifica in un mese di aprile in cui sarà importante trovare equilibri e risorse per la finale di Roma da affrontare senza Rossi e Gomez (ormai è praticamente ufficiale) e senza Cuadrado (giusto per ricordarlo). Così depotenziato Montella non ha alternative: tirare a lucido Matri e Joaquin, rendere più efficace Ilicic ma soprattutto (cosa che pare proprio un contrappasso) blindare Neto.
Trovare una fase difensiva molto efficace sarà la chiave di questo finale di stagione.
Con sei partite da giocare è impossibile eguagliare il record di 72 marcature della passata stagione (mancano 21 gol), anche perché, senza Rossi (e cioè da una media di quasi 2 gol a partita), si è passati a poco più di una rete in media a gara.
Riuscire a non subirne 44 (come l'anno precedente) e cioè altri 10 sarà il viatico necessario per conservare il quarto posto senza troppi patemi oltre a presentarsi all'Olimpico con qualche chance in più nei confronti di un Napoli che, al completo, godrà inevitabilmente dei favori del pronostico.
MARCO MEUCCI
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