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Iachini, futuro sospeso. Il gruppo è con lui, ma non si ripeta il “caso Montella”

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Beppe Iachini, amato dal pubblico, ha un ottimo rapporto con la squadra. Ma se la Fiorentina ha ambizioni di crescita rapida potrebbe valutare una guida diversa per la panchina

Stefano Rossi

Soltanto undici volte si è seduto sulla panchina della Fiorentina, la squadra del cuore. Il futuro di Beppe Iachini è sospeso, ad oggi indecifrabile. Fra lui e Rocco Commisso il feeling è scattato immediato, spontaneo. Come sono loro del resto, uomini pratici e grandi lavoratori. Iachini è stato il gestore migliore per una squadra che si era spenta, che mai aveva digerito l'addio di Pioli e l'arrivo di Montella. La ripartenza del campionato è più che mai in dubbio, ma una riflessione sulla guida tecnica si impone in questo periodo in cui il calcio è fermo.

Perché tenere Iachini?

Beh, innanzitutto perché ha preso una squadra invischiata nella lotta per non retrocedere ed ha una media punti di 1,45 a partita. Con lui Federico Chiesa ha ritrovato il sorriso, ha rinunciato alle vacanze natalizie alle Maldive per curarsi e tornare in forma. Beppe ha risvegliato tanti buoni sentimenti, da anni non si vedeva un allenatore che fosse così in simbiosi col pubblico. Durante la sua parziale gestione, la Fiorentina è riuscita a compiere delle vittorie prestigiose. Come quella in Coppa Italia contro l'Atalanta, le cinque reti rifilate alla Sampdoria e il colpaccio per 0-2 in casa del Napoli. Se solo potesse concludere la stagione o iniziare la prossima, potrebbe entrare nella fase 2: la ricerca di un gioco che fin qui è venuto meno a differenza dei buoni risultati.

Perché non tenerlo?

Il momento è delicato, ma è quello giusto per decidere cosa diventare. Commisso ha sbandierato più volte la sua volontà di raggiungere vette alte in breve tempo. Allora occorre domandarsi se Iachini sia l'uomo giusto per condurre la squadra. Se dovesse ripetersi una conferma condizionata, come già avvenuto con Montella, cosa succederebbe ai primi risultati negativi? Verrebbe messo tutto in discussione, certo. E se, ci auguriamo di no, dovesse essere esonerato si ripartirebbe di nuovo con un traghettatore in attesa della stagione successiva? I tempi del decollo della Fiorentina, in questo caso, si dilaterebbero ulteriormente. La carriera dell'allenatore viola in Serie A non lo ha mai visto protagonista nelle zone nobili della classifica. A garanzia del progetto di Commisso starebbe meglio un allenatore maggiormente abituato a stare in alto e ad allenare campioni. Anche perché diventerebbe in automatico una calamita per i giocatori di prima fascia.

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