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I più e i meno di Fiorentina-Trentino Team: brilla Gomez

Convince la coppia con Ilicic, buona prova a sorpresa di Beleck. Stecca Bakic e altre vecchie conoscenze viola…

Redazione VN

I PIU' DI FIORENTINA-TRENTINO TEAM:

Gomez: Era il protagonista atteso e non ha deluso i presenti. Gara basata su generosità, corsa e una bella doppietta; soltanto la sfortuna gli ha impedito di segnare ancora. Gioca, come tutti gli altri, soltanto 45' ma è senza dubbio il migliore. L'intesa con Ilicic è buona e il risultato si vede: quattro gol in due. La stagione del rilancio è appena iniziata e Mario sta facendo trasparire tutta la sua voglia di diventare protagonista.

Ilicic: Realizza due gol direttamente da calcio piazzato, uno affondando su un palo ed uno sull'altro. In questi giorni di ritiro ed in questa partita ha dimostrato serenità e determinazione. Il primo obiettivo è quello di lasciare alle spalle l'errore della finale di Tim Cup e di tornare il giocatore che tutti conoscono. Le prime indicazioni sono buone, i suoi spunti ed i suoi assist potranno diventare armi micidiali nel corso della stagione che sta iniziando.

Beleck: Un po' a sorpresa realizza una doppietta all'esordio assoluto in viola. Grande prestanza fisica, tecnica di base da migliorare, ma l'impegno e la dedizione non sono mancate nella prima uscita e nemmeno negli allenamenti. Difficile ipotizzare un futuro a breve in Fiorentina ma se questo è il luogo ed il tempo per dimostrare di meritare buone occasioni che arriveranno dal mercato, Beleck lo sta facendo bene.

I MENO DI FIORENTINA-TRENTINO TEAM:

Acosty: E' un corpo estraneo da questa Fiorentina che tuttavia è ancora in fase di lavori in corso. Inizia bene affondando sulla destra quando può ma si spegne troppo presto. Reduce da un'annata ricca di panchine e tribune deve cercare di fare di più. Non è più giovanissimo, questo potrebbe essere il suo ultimo ritiro in viola.

Iakovenko: Ha tre occasioni ghiotte nella frazione di gioco in cui scende in campo e non riesce mai a capitalizzare. La Fiorentina sta cercando sul mercato una sistemazione per un giocatore che non è mai entrato nei meccanismi del gioco di Montella. E' sicuramente un calciatore offensivo ma ad oltre un anno dal suo arrivo a Firenze resta difficile capire quale sia il suo ruolo naturale.

Bakic: Dicevano di lui che sarebbe stato più forte di Jovetic. Dicevano. Non entra mai nel vivo del gioco sebbene il suo compito mirato fosse proprio quello. Ha buoni colpi tecnici ma li esterna troppo raramente. Si fa notare soltanto per un brutto fallo su un avversario e poco altro. Occorre invertire la rotta, occorre farlo subito per diventare un calciatore utile alla causa e non l'ennesimo "Da giovane prometteva bene...".

Da Moena STEFANO ROSSI