Dalla sala stampa del campo "Cesare Benatti" incontrano la stampa Vincenzo Guerini - Club Manager ACF Fiorentina, Riccardo Franceschetti – Sindaco di Moena - e Enzo Iori - Presidente dell’APT della Val di Fassa. Di seguito le parole del dirigente viola: "L'anno scorso l'umore era sicuramente diverso. Incantevole la scorsa stagioen era solo Moena, ma in dodici mesi abbiamo fatto di tutto per metterci al passo con questa città. Il connubio è stato bellissimo, complimenti all'amministrazione per le strutture che ci hanno messo a disposizione. Speriamo di continuare la strada intrapresa."
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Guerini: “Ljajic sa quanto deve a Montella”
“Questa è la Fiorentina più bella degli ultimi quaranta anni” (COMMENTA)
Come ha visto Mario Gomez? E Ljajic?
"Il palmares di Gomez parla da solo. Ha sempre fatto una marea di gol, è un giocatore che va supportato dalla squadra. Sarà il terminale della squadra, credo che si possa divertire. Ljajic è veramente motivato e perfettamente consapevole che deve molto alla Fiorentina ed al mister, che è stato l'unico a credere veramente in lui ed a volerlo tenere".
"Ricordo la contestazione a Diego Della Valle dello scorso anno. Ma qui si è stravolto tutto in dodici mesi, grazie al gioco più che ai risultati. In quaranta anni di viola non ho mai visto giocare questa squadra così bene".
Su Jovetic e gli altri che se ne sono voluti andare?
"I Della Valle erano arrivati ad un bivio ed hanno rilanciato alla grande. Io non voglio parlare di singoli, ma io ho assistito a giocatori che un anno fa non volevano venire da noi ed oggi invece ce ne sono tanti che fanno la fila".
Qual è l'episodio simbolo che ha riacceso i Della Valle?
"La salvezza all'ultima giornata ha fatto scattare una molla, l'orgoglio di non voler chiudere così".
La Fiorentina si sente l'anti-Juve?
"Non si possono soffocare i sogni dei tifosi, ma neanche mettere in ombra gli avversari. Per noi sarà più difficile perché non siamo più la sorpresa. Quest'anno dobbiamo essere bravi a superare l'ostacolo di non avere più l'effetto sorpresa. I nostri direttori hanno fatto dei capolavori. Montella è studiato in tutta Italia, ma non per questo sarà una passeggiata. Sarà il campo a parlare".
Sulla rosa molto ampia?
"Dobbiamo avere almeno venticinque giocatori. Abbiamo il dovere di affrontare le tre competizioni con la massima serietà. Abbiamo fatto tanta fatica per tornare in Europa e vogliamo onorare la competizione. Dobbiamo avere due squadre".
MATTEO ANGIOLINI
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