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Omaggio al ‘Fenomeno’, ritiratosi da poco dal calcio. Per chi non dimentica Genova, Eindhoven e tutto il resto

Redazione VN

L'8 gennaio, proprio in occasione del suo 36° compleanno, Adrian Mutu ha detto "basta", comunicando sinteticamente la sua decisione di ritirarsi dal calcio giocato; la notizia è passata un po' in secondo piano a causa dei giorni intensi che sta vivendo la Fiorentina tra partite, mercato, questioni contrattuali e tutto il resto. Tuttavia, fino a pochi giorni fa c'era l'ipotesi concreta che l'ex numero 10 potesse quantomeno tornare ad allenarsi ai campini dopo alcuni mesi di inattività, anche solo per mettersi alla prova e capire il suo stato di forma, poi però i problemi di salute della madre hanno condizionato la scelta di Adrian e l'ipotesi di una seconda avventura con la maglia viola è tramontata. Firenze, come al solito, si era divisa, chi avrebbe accolto il Fenomeno a braccia aperte e chi invece non lo avrebbe voluto.

C'è un lato romantico nel calcio, un qualcosa che lega un ambiente ad un giocatore che talvolta può risultare irrazionale, squilibrato e condizionato da alti e bassi. Perché Mutu era questo, genio e sregolatezza, colpi di classe in campo e "colpi di testa" fuori dal rettangolo verde. I ricordi che Adrian ha lasciato al popolo viola però difficilmente potranno andare perduti: quei 3 gol decisivi che rimontò da solo a Genova, quella doppietta storica ad Eindhoven che valse la semifinale di Europa League, quella punizione contro lo Slavia Praga nel preliminare di Champions che tolse la ragnatela all'incrocio, quel pallonetto magico all'Empoli e tante altre prodezze, tanti inchini sotto la Fiesole, tanti sorrisi, ma anche qualche mugugno e alcuni comportamenti sopra le righe, perché il Fenomeno era questo, prendere o lasciare. E quando finiscono di parlare i ricordi, iniziano a parlare i numeri, perché Mutu è il miglior marcatore della storia della Fiorentina nell'era Della Valle con 69 gol segnati in partite ufficiali.

Adesso però quello legato a Mutu è un capitolo chiuso, la Fiorentina va avanti, domani al Franchi c'è una partita complicatissima contro il Palermo. Già, il Palermo, chi si ricorda quando proprio in Sicilia Adrian segnò un gol dopo una serpentina delle sue con Guana a terra infortunato, facendo infuriare Guidolin e tutto il Barbera? Appunto, genio e sregolatezza, in un nome: Adrian Mutu. Grazie Adrian.

ALESSANDRO GUETTA 

twitter @AleGuetta93

I 69 gol di Mutu con la maglia della Fiorentina

Le giocate di Mutu dopo il suo addio all'Italia

Video di Violanews.com (autore Alessio Crociani)

ha collaborato: ALESSIO CROCIANI

@AlessioCrociani