Napoli in caduta libera. La sconfitta, e conseguente eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Lazio, non ha fatto altro che certificare il pessimo momento di forma della squadra partenopea, avversaria della Fiorentina oggi pomeriggio. Un momento che va avanti da un mese, dalla gara interna contro l'Inter (8 marzo), quando gli azzurri, in vantaggio di due gol e in pieno controllo del match, si fecero rimontare. Da allora è arrivata solo una soddisfazione, il passaggio ai quarti di Europa League. In campionato, gli uomini di Benitez non vincono dal 23 febbraio, 2-0 al Sassuolo al San Paolo (gli scongiuri sono d'obbligo). Nelle ultime quattro trasferte (Palermo, Torino, Verona e Roma) sono arrivate altrettante sconfitte. L’ultimo successo lontano dalle mura amiche è datato primo febbraio, 2-1 al Chievo. Risultati che hanno fatto scivolare il Napoli al sesto posto a quota 47 punti, otto in meno della Lazio, terza. La compagine campana, inoltre, ha conquistato appena cinque punti nelle ultime sette partite.
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Giocatori fuori forma e mancanza di risultati: la crisi del Napoli
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La coppia gol formata da Higuain e Callejon si è smarrita (anche qui gli scongiuri sono d'obbligo). Riferendosi alla Serie A, l'argentino non segna dalla sfida con l'Inter. L'iberico, invece, è fermo da Cesena (6 gennaio), dodici turni di stop. Probabile un suo ritorno in Spagna, all'Atletico Madrid. Gabbiadini aveva dato la scossa giusta tra gennaio e febbraio, ma non riesce più ad essere decisivo.
I nodi principali, però, sono a centrocampo. Rafa Benitez è sempre stato al corrente di questo problema, mascherato con la fase offensiva. Gargano ci mette tanta corsa, grinta e quantità, ma pecca, e non poco, sul piano della qualità e delle geometrie da dare alla manovra. Inler e Jorginho – quest'ultimo accostato alla Fiorentina prima che si trasferisse all'ombra del Vesuvio – non stanno vivendo la loro stagione migliore e il loro contributo alla squadra non è quello che tifosi e club si aspettavano. In estate è sfumato l'arrivo di Fellaini e David Lopez, nonostante il grande impegno, sta mostrando grossi limiti. Insomma, oltre al reparto offensivo c'è poco. E quando questo cala, il Napoli diventa una formazione “normale” e vulnerabile, come speriamo lo sia anche oggi pomeriggio.
STEFANO NICCOLI
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