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Gila e Diamanti, arrivati dalla Cina ma senza furore

Uno scatto per conquistare il riscatto. L’articolo de La Gazzetta dello Sport

Redazione VN

Serve uno scatto. Per conquistare il riscatto. La storia parallela di Gilardino e Diamanti prosegue, e anche l’obiettivo comune rimane identico. Conquistarsi un futuro a Firenze. Amici, quasi fratelli, e già compagni di squadra al Bologna e al Guangzhou Evergrande prima di tornare in viola nel gennaio scorso. Alino ha un anno in meno (classe ’83) e molti minuti in più giocati nel 2015 fiorentino. Alberto ha però la stessa fame e un sogno. Toccare i 200 gol in Serie A (ne mancano 26).

RUSH FINALEMancano due mesi alla fine della stagione. Una sessantina di giorni di tempo per convincere la Fiorentina a fidarsi di loro anche nella prossima annata. Sono arrivati in prestito con diritto di riscatto (2 milioni per Diamanti, 1,5 invece per Gila) dalla Cina; con furore, certo, ma anche con una condizione fisica logicamente precaria considerando i mesi di inattività. (...)

CALOSe l’avventura del numero 9 deve quindi praticamente ancora cominciare, l’inizio di Diamanti è stato travolgente. Seguito però da una brusca flessione. Nelle ultime tre gare di campionato ha giocato solo 45 minuti, venendo sostituito all’intervallo nel disastro viola contro la Lazio. Per poi guardare dalla panchina le sfide con Milan ed Udinese, e dalla tribuna il confronto europeo con la Roma. Nelle ultime settimane quindi poca «FiorenCina», nonostante il nome di Diamanti sia tornato in ballo per la partita di sabato contro la Sampdoria. Il ballottaggio è tosto, considerato che deve provare a sfilare la maglia al fenomenale Salah per poter giocare in appoggio a Mario Gomez. La gara di tre giorni più tardi con la Juventus però (Coppa Italia), può aiutarlo. Anche perché la turnazione operata da Montella proseguirà incessante in questo aprile caldissimo. Nel via vai di procuratori passati in questi giorni dal centro sportivo viola, ieri si è visto anche Luca Puccinelli, agente di entrambi. Visita di aggiornamento per fare il punto della situazione. Che resta in continua evoluzione. Non è ancora tempo di decisioni. Serve giocare e, magari, segnare.

Giovanni Sardelli - La Gazzetta dello Sport