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Gamba, palleggio e gioventù. Con Lirola la Fiorentina riscopre il terzino destro

Acquistato dal Sassuolo per circa 16 milioni, andrà a ricoprire la casella laterale dopo quasi un decennio di ombre in casa Fiorentina

Simone Torricini

"Si è fatto attendere, ma alla fine Pol Lirola è arrivato. Prelevato dal Sassuolo per una cifra di poco vicina ai 16 milioni di euro, il terzino spagnolo è il primo vero investimento della nuova proprietà. Porta con sé un messaggio, lo stesso che i dirigenti della Fiorentina hanno a più riprese ribadito nelle scorse settimane: «Vogliamo fare le cose per bene». Sul serio. E quindi ecco il primo colpo targato Commisso, con un po' di ritardo (la trattativa con i neroverdi si è protratta a lungo, forse più di quanto la Fiorentina sperava), ma allo stesso tempo anche un po' in anticipo (se si dà ancora credito a quel «dieci agosto» che Pradè aveva indicato come snodo decisivo della timeline del mercato viola). Arrivato inatteso in mattinata poco dopo il neo (ed ex) compagno Boateng, Lirola si aggregherà alla squadra nel ritiro di Montecatini.

"La Fiorentina lo ha cercato e lo ha voluto veramente fin dal primo giorno, e si fa presto a ipotizzarne il motivo: per Montella quella del terzino destro è una casella che doveva essere riempita con un elemento che fosse anzitutto di ruolo e poi di livello. E quindi non con Milenkovic – che, mai dire mai, resta comunque arruolabile in caso di emergenza – né con Laurini – non a caso una delle primissime cessioni della nuova gestione. Il curriculum di Lirola, viceversa, lo rende il profilo ideale su cui investire: è giovane (classe '97 come Chiesa, compirà 22 anni fra due settimane), ma ha alle spalle già tre stagioni di Serie A, l'ultima delle quali con trentacinque presenze a referto su trentotto. Oltre che – ed è un aspetto da non sottovalutare – un anno di lavoro con un tecnico per certi versi molto vicino a Montella.

"Le sue caratteristiche, da queste parti, mancavano da tempo. Ha ritmo e frequenza per coprire tutta la fascia (De Zerbi lo ha sfruttato spesso e volentieri come quinto di destra), sa dialogare con i compagni sia in accentramento che lungo la linea laterale, se la cava nell'uno contro uno quando ha spazio sul piede forte, ha idee e personalità. Durante la scorsa stagione di Serie A è stato il terzino con più assist serviti (7) dopo Lazzari (8), ma rispetto al neo-laziale lo spagnolo ha mantenuto un baricentro mediamente più basso, venendo impiegato nella maggior parte dei casi in un 4-3-3 non troppo dissimile da quello in cui si calerà a Firenze. Senza dubbio il suo apporto alla causa si farà sentire soprattutto quando la squadra avrà la palla, e in fase difensiva dovrà sicuramente crescere. Intanto però a Montella è stato consegnato un laterale di tutto rispetto: in attesa dei prossimi arrivi, la nuova Fiorentina può ripartire da qui.

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