«Questo non è uno spettacolo bello: non è l’atmosfera giusta, il primo colpevole sono io». Federico Chiesa, comparso in zona mista dopo la sconfitta contro il Milan con addosso i gradi di capitano, da tale ha parlato. In un momento in cui l’autocritica stenta a palesarsi in casa viola, il profilo di spicco del progetto giovani ci ha messo la faccia, come altre volte aveva fatto German Pezzella, soprattutto nelle buie – in termini di risultati – trasferte della prima parte di stagione.
Un’annata avara di soddisfazioni che ha visto, nell’ultimo mese, sgretolarsi quell’unione che si era creata all’interno dello spogliatoio. E tra chi ha già le valigie in mano, c’è qualcuno che ha staccato la spina da tempo. Colpa del nuovo calcio, delle asfissianti sirene e di una stagione gestita male e terminata ancora peggio. Il divorzio da Pioli ha spaccato l’alchimia, come hanno testimoniato alcuni giocatori vicini al gruppo. La vittoria casalinga manca da dicembre, l’ultimo successo in campionato risale a febbraio: le tensioni tra la piazza e la proprietà non hanno giovato, ma non sono una scusante per un rendimento conclusosi praticamente a marzo. Montella non ha dato la scossa, la semifinale di ritorno in Coppa Italia è stata una lieve fiammella spentasi in poco tempo.
Ora, però, per l’ultimo sforzo il gruppo è pronto. Fisicamente e mentalmente, i giocatori viola sono esausti. Colpa di due anni intensi e di troppi cambiamenti, anche repentini. E quando i risultati non arrivano, subentra la frustrazione. Muriel, a gennaio, ha rimandato l’agonia in una stagione che era potenzialmente già conclusa. Tutti concentrati verso Parma: basta un risultato per scacciare via lo spettro della retrocessione, salvo poi congedarsi e guardare verso un futuro diverso. Una settimana e tutto sarà finito: per la squadra e per i tifosi.
Piccolo dettaglio. De Jong va via dall’Ajax e una folla in festa lo acclama come se fosse un nuovo acquisto. Cantano felici per un giocatore che loro hanno amato e coccolato. Lo stesso in Polonia o banalmente l’anno scorso al tanto odiato Noorgard. In Italia mandano via De Rossi e cosa fanno i tifosi? Minacciano di morte la società. Icardi se ne va? Minacciano di morte la moglie. Culla della INCIVILTÀ altro che rinascimento o altro!
Potrebbe essere il penultimo sempre che l’empoli o perda o pareggi ormai che si possa fare risultato noi ci credo poco…
oeo
Speriamo.
E se tra una settimana non fosse ancora finito, ci penserà Firenze ad aiutare la Fiorentina con il Genoa. Ho sentito oggi un amico rossoblù e mi dice che verranno giù in una marea. Si stanno già mobilitando per comprare biglietti in maratona e ferrovia. Chissà se Prandelli …