Non sono solo i risultati - i cui esiti vanno sempre presi con le pinze quando si scende in campo di questi tempi -, ma anche l’opinione locale è avvolta dallo stesso pensiero: rispetto alla scorsa estate la squadra sembra essere molto più “sulle gambe”. La doppia sconfitta contro Cesena e Celta Vigo, al di là del punteggio, ha mostrato una squadra stanca, imballata, ancora non nel giusto stato di forma. Vero che mancano ancora alcuni titolari nel roster di Sousa - alcuni appena rientrati dalle vacanze, altri ancora sulla via del ritorno -, vero anche, come ha detto Astori in zona mista, che giocare contro squadre come il Celta Vigo risulta più difficile delle amichevoli contro avversarie di primissima fascia che possono prendere sottogamba la sfida, ma il fatto che 365 giorni fa la Fiorentina aveva già battuto Benfica e Chelsea e si apprestava a sovrastare il Barcellona fa pensare. Non tanto per i risultati che prima del campionato, come scritto, contano il giusto, ma per l’energia che i ragazzi di Sousa avevano messo in quelle sfide.
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Fiorentina imballata, in Austria servirà più grinta
Contro Cesena e Celta Vigo, due ottimi banchi di prova, è mancata un po' di grinta, condita da una condizione fisica non certo al top, a meno di un mese dalla sfida contro la Juventus
Nella prima al “Franchi” è mancato un pizzico di grinta (sicuramente anche a causa delle scarse motivazioni che danno partite del genere) e uno degli unici ad aver dimostrato brillantezza è stato il giocatore da cui forse meno la piazza si aspettava una reazione del genere: Mauro Zarate (LEGGI QUI). Tra gli altri, grintoso anche Chiesa Jr, ma non è da lui che dobbiamo aspettarci qualcosa, bensì dai vari Gonzalo, Borja Valero, Vecino ecc.
Adesso la Fiorentina farà rotta in Austria, Mauro Zarate ha confessato la sua voglia di segnare, ma più che i gol ci aspettiamo una Fiorentina più orgogliosa. Perchè tra 20 giorni, con la Juventus, si farà sul serio.
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