"Parlando di campo, ovviamente, possiamo appurare che la sosta arriva nel momento migliore della Fiorentina, reduce da tre vittorie consecutive, dato che non si registrava da ottobre, quando i viola sconfissero proprio due delle tre squadre affrontate in questo ciclo, ovvero Benevento e Torino, perdendo poi tre punti allo ‘Scida’ contro il Crotone, prossimo avversario della formazione di Pioli.
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La sosta sul momento migliore: l’Europa e quel preoccupante déjà vu
Tre vittorie che non dovranno interrompersi, quindici giorni che non dovranno far male
"Una pausa di quindici giorni tra la vittoria di Torino e lo scontro con i calabresi, con il rischio di perdere il trend acquisito. Come accadde dopo il pareggio con l’Inter, quando a gennaio la Fiorentina rientrò dopo la sosta invernale venendo affondata dai colpi di Quagliarella, salvo poi collassare subendo quattro reti dall’Hellas Verona. Continuare a giocare, specialmente dopo la tragedia, sarebbe stata la soluzione migliore: staccare, per il gruppo, potrebbe però rivelarsi vitale, visto il periodo da cui è reduce.
"Ricaricare le batterie mentali in vista della volata finale. Il pallino dell’Europa potrebbe portare pressioni: d’altronde la Fiorentina può nuovamente lottare e il pensiero alla qualificazione arriva scontato, soprattutto quando essa dista tre punti, sebbene a dieci partite dalla fine. Rendere ancora più maturo l’equilibrio e colmare le falle - vedi l’astinenza di Simeone - per poter davvero rincorrere il sogno.
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