Filotto di vittorie, caccia al bis. Con un’eccezione

Credere alla Champions. Da casa Fiorentina continuano a ripeterlo anche se, loro per primi, sanno benissimo che sarà quasi impossibile rimontare 9 punti al Napoli in 5 giornate. Sicuramente per coltivare una minima speranza servirebbe un filotto di tutte vittorie da qui alla fine del campionato, sulla scia di quanto accaduto nelle ultime due settimane contro Udinese e Verona. Una Fiorentina in crescita sotto tutti i punti di vista, tornata a macinare gioco e spettacolo e brillante sul piano fisico come non si vedeva da tempo. Merito del fatto di poter preparare le partite senza impegni infrasettimanali, ma anche di una certa tendenza particolarmente favorevole già palesata lo scorso anno da Montella (LEGGI QUI). Sarà per la bella stagione e per i campi asciutti, ma forse anche per il tipo di preparazione svolta, fatto sta che a Primavera i viola sembrano "rifiorire".

E il paragone con il campionato passato si presenta come beneaugurante, anche se ha bisogno di un'eccezione. Anche nel 2012/13, infatti, dopo una sconfitta rimediata alla 30esima giornata e un pareggio alla 31esima, Cuadrado e compagni collezionarono ben 6 vittorie nelle ultime 7 giornate. Il deja vu, per adesso, corrisponde ma sabato al Franchi arriva la Roma che fu l'unica a non arrendersi alla cavalcata viola. Una sconfitta-beffa quella che maturò con il gol di Osvaldo al 92' e dopo un clamoroso fallo di mano di De Rossi in area di rigore non sanzionato in favore della Fiorentina. Uno dei tanti episodi arbitrali che penalizzarono la formazione di Montella a vantaggio del Milan nella corsa Champions. Quest'anno è un'altra storia e soprattutto un'altra Roma, trasformata da Rudi Garcia, e bisognosa - pure lei - di punti che tengano in vita un altro sogno quasi impossibile, a meno di regali stasera da parte dell'Udinese. La Fiorentina ha un motivo in più per provarci.

SIMONE BARGELLINI

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