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Ex… decisivo?

Matias Vecino ritrova l'Empoli, squadra in cui ha militato per un anno percorrendo l'ultimo passo prima della consacrazione: è un ex... decisivo?

Giacomo Brunetti

"La scena sarà indubbiamente di Manuel Pasqual: undici stagioni, 356 partite e dieci reti, più una fascia - non da capitano - lasciata scoperta, almeno per questa stagione. Ma alle sue spalle, nel novero degli ex di questa partita, ci sarà Matias Vecino. Già, l'uruguaiano, empolese per un anno, quello del definitivo salto di qualità prima della consacrazione. Avvenuta, anche per il lui, sotto la gestione di Sousa.

"Troverà nuovamente la squadra in cui, grazie a vari fattori, tra cui la presenza di un maestro come Sarri, ha trovato il luogo giusto per potersi esprimere. Numero 88 sulle spalle e tanto stupore, quello fatto dall'Empoli in quella stagione. Quella della ribalta, dell'allenatore toscano e non solo. Poi in estate Vecino si sposta ancora: torna alla base, ai Campini, dove dimostra di essere pronto per giocarsi le sue carte nel centrocampo viola. E domani troverà quel breve ma intenso passato, davanti per l'ennesima volta.

"Gara da ex, incontrando l'Empoli con cui ha imparato ad essere decisivo: una parola destinata a ripetersi nell'economia di queesta sfida per l'uruguaiano. Decisivo pure in questa Fiorentina. O almeno, sicuramente in quella che lo scorso anno primeggiò per qualche mese in Serie A. La sua capacità di essere un giocatore di spinta, a tutto campo, molto internazionale, che gli è valsa anche l'inserimento nel giro della Nazionale. Gli mancano solo le reti, caratteristica fondamentale per un calciatore con i suoi tempi di inserimento.

"Decisivo lo è stato in parte in queste ultime giornate, quando i viola hanno riaperto quanto meno la corsa al sesto posto: due gare giocate, due vittorie, prima dell'infortunio che lo ha costretto a saltare la vittoria contro il Bologna ed il pareggio con la Sampdoria. Due partite in cui Sousa ha rispolverato l'arretramento di Borja Valero, schierato in coppia con Badelj. Scelta che, almeno nel risultato, ha pagato. Ex... decisivo? No, perché quando tornerà sarà ancora unico nel centrocampo attuale, viste le sue qualità. Al netto dei quattro punti raccolti senza di lui, a cui si sommano gli altri otto di questo campionato, con una sola sconfitta a San Siro contro il Milan, non possiamo certamente dire che proprio per questo non sarà imprescindibile. Anzi, tra i pochi nomi da cui ripartire nella prossima stagione, certamente c'è il suo. E non è un caso se, nella scorsa estate, Maurizio Sarri era disposto a follie pur di averlo a Napoli: tanto bene aveva fatto con lui, altrettanto è riuscito a dimostrare con Sousa. Contratto fino al 2021, per essere ancora più decisivo in futuro.

"Il presente chiama però all'attenzione: nessuna distrazione è ammessa contro l'Empoli. Giochi da ex e di Europa. Un ex... decisivo: doppio significato che chiama in causa passato, presente e futuro. Lui intanto proverà ad esserci domani, sulle sue condizioni c'è un vago ottimismo: vedremo se Sousa sceglierà di giocarsi la carta.

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