E' solo la decima giornata, eppure Lazio-Fiorentina di stasera può essere considerata come una gara spartiacque. Non decisiva in termini di classifica, qualsiasi cosa accada, semmai un test per capire meglio quale sia il rapporto di forza tra le due squadre. Da una parte c'è una formazione che si qualifica per le Coppe Europee da 5 anni di fila, dall'altra ci sono i viola che nello stesso periodo sono sempre rimasti fuori. E se la banda di Italiano vuol tornare nel calcio che conta, la sensazione è che la corsa si possa fare proprio sulla Lazio. Ad oggi la squadra di Sarri sembrerebbe - il condizionale è d'obbligo - la più abbordabile tra le "sette sorelle" che hanno monopolizzato le prime posizioni nella storia recente.
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Vale più dei 3 punti: è la Lazio la “preda” viola
Gara decisiva? No. Ma vincere stasera all'Olimpico avrebbe un doppio significato
Il cambio in panchina ha creato dei problemi tattici, di cui emblema è il caso Luis Alberto (da stella a riserva) e poi la rosa ha delle carenze sia in difesa che in attacco, dove le alternative scarseggiano. Certo, va detto, la Fiorentina in questo non è messa tanto meglio e stasera senza Nico Gonzalez presenta un attacco non certo irresistibile, almeno sulla carta. Peccati estivi che rischiano di costare caro, lo sappiamo. Sta di fatto che battere la Lazio avrebbe un doppio significato, l'allungo in classifica e il messaggio da dare al campionato: tra le prime 7 può starci anche la Fiorentina.
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