Il dibattito è aperto, per la verità già da qualche settimana: la Fiorentina ci ha visto bene con Toni o ha clamorosamente toppato? Tanti i pesi e i contropesi da mettere sulla bilancia per poter analizzare lucidamente la situazione. Andiamo con ordine. La prima società a credere nel rilancio di Toni, di rientro dal precoce pensionamento a Dubai, è stata proprio la Fiorentina due estati fa. Andrea Della Valle si convinse che Toni faceva al caso viola e arrivò lui al posto del fuggiasco Berbatov. Una stagione più che positiva per Luca, che nel frattempo diventava padre, ed una conferma che fino ad Aprile 2013 sembrava scontata. Era il 10 Maggio quando proprio il bomber di Pavullo prendeva la parola in sala stampa e affermava che sarebbe rimasto a Firenze solo se ancora desiderato (Clicca qui). Com'è andata è chiaro a tutti e col tempo l'ex numero 30 viola si sta togliendo qualche sassolino dalla scarpa dicendo "Mi davano per finito" (Clicca qui) e simili.
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Errore di valutazione con Toni?
La Fiorentina lo ha rilanciato e poi lo ha lasciato andare. E adesso…
A Verona Luca sta vivendo la terza giovinezza grazie anche al gioco della squadra che valorizza la sua forte presenza in area di rigore. Da qualche tempo, grazie anche ai 16 gol realizzati fin qui, si è candidato ai Mondiali brasiliani. Difficile dire se riuscirà a coronare questo sogno ma soltanto essere in ballo è motivo di orgoglio. A Firenze, città che spesso fa dei se e dei ma un patrimonio, ci si interroga: ha fatto bene la società a lasciare andare via Toni? Sarebbe stato meglio tenerlo come riserva? Sulla carta la Fiorentina era andata a prendere Mario Gomez ma la sfortuna quest'anno pare non dare tregua al tedesco. Domenica non ci sarà il duello a distanza tra i due bomber: l'attacco viola sarà guidato da Matri, un altro attaccante che ha una voglia matta di fare gol anche per mettere tutti d'accordo sul fatto che l'uomo giusto per la Fiorentina è lui.
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STEFANO ROSSI
Twitter @StefanoRossi_
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