È (anche) un problema di scarsa mira: la Viola tira, ma fuori dallo specchio. E lo scorso anno vinse…

"Al netto dei vari problemi ed errori che si possono imputare alla formazione di Stefano Pioli, c'è un dato eloquente che smaschera gli ostacoli della Fiorentina. È vero, tante cose non funzionano, e la vittoria che manca da oltre due mesi - così come il gol di Simeone - è solamente la punta dell'iceberg. La squadra, però, crea occasioni e, almeno da quel punto di vista, non è in difficoltà: ciò non risulta un'attenuante, dato il rapporto tra i tiri effettuati, quelli realmente terminati nello specchio e le azioni concretizzate.

"Doveroso partire da una premessa: nella scorsa stagione, la Viola ha terminato al quarto posto la classifica relativa alle conclusioni totali (493), primeggiando in quella per tiri fuori dallo specchio - prima per distacco con 255 - unica squadra insieme all'Udinese - seconda in questa speciale lista - e l'Hellas Verona - ultima per tiri tentati - a superare nel secondo dato il 50% rispetto al totale.

"Prendendo in analisi le ultime tre partite - altrettanti pareggi contro Roma, Frosinone e Bologna - per esemplificare, la Fiorentina ha effettuato complessivamente 57 conclusioni, delle quali solamente 16 terminate nello specchio, ovvero neanche il 30%. Preoccupante, poi, la percentuale legata ai gol: il 12,5% è terminato in rete - due, di cui una su rigore - e rappresenta il 3,5%  dei 57 tiri totali. Al Dall'Ara, 5 tiri su 19 sono stati in porta, con la Roma furono tre, ma su 14, mentre allo 'Stirpe' 8 su 24, per il 33% di precisione che portò esclusivamente alla rete di Benassi. Dati che sono il riflesso dei problemi indivudiali e corali.

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