Un grande battaglia, forse la più grane fra quelle che si combattono nel calcio fuori dal rettangolo di gioco. I diritti televisivi sono da sempre un pallino della Fiorentina, che sin dai tempi in cui Corvino ha portato con insistenza all’attenzione l’importanza di questa voce in bilancio per costruire una grande squadra. Una distribuzione che quindi, se non equa, rischia di creare grandi disparità sin dalla prima della partenza del campionato (“la differenza fra i viola e la Juve? I 60 milioni di diritti televisivi”, disse Montella a Gennaio). E proprio a questo proposito arriva la parola dell’antitrust, che sostiene non solo che l’attuale distribuzione non sia consigliabile, ma anche che a decidere come distribuire il miliardo di euro (milione più milione meno) che ogni anno arriva da Sky e compagni non debba essere la Lega.
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Diritti TV: un Balotelli (ingiustamente) regalato ai rivali
Ecco come la Fiorentina potrebbe rosicchiare milioni dalle rivali (COMM.)
A dire il vero negli ultimi anni la distribuzione è diventata un po’ più equa, oggi le società si spartiscono i soldi per il 40% in parti uguali, ed il restante in base a numero dei tifosi, popolazione della città di riferimento, risultati dal secondo dopoguerra e risultati delle ultime cinque stagioni (con particolare attenzione all’ultima). Tante voci che servirebbero a dare equità, ma così non è. Dei 58 milioni di incassi di diritti tv che separano la Juventus (prima) e la Fiorentina (settima) ben 50 derivano dal bacino di tifosi, voce che fa la voce grossa nella distribuzione (25%).
Guarda caso quella è proprio una delle voci che l’antitrust ritiene discutibili, insieme alla popolazione della città (che ha anche il problema delle metropoli con due squadre, casi che vengono trattati come se tutta Milano tifasse Milan e Inter contemporaneamente). Molto minore il divario che deriva dai meriti sportivi (qui il rapporto è di 3 a 2 fra bianconeri e viola) malgrado un’ultima stagione disastrosa dei gigliati, che sono proprio quei criteri che andrebbero esaltati, secondo il garante. Quindi, se le osservazioni dell’antitrust ricevessero ascolto, la Fiorentina potrebbe avere un grande vantaggio rispetto alle big del campionato nelle prossime stagione, andando a chiude parzialmente quella forbice che da anni e anni rende difficile a società come quella gigliata imporsi in campionato.
Un dato significativo? Il 54% dei ricavi della Fiorentina nel 2010 deriva dai diritti tv. Immaginate se questa voce in bilancio venisse resa equa per tutti, magari la corsa per lo Scudetto non sarebbe chiusa a pochi eletti ancora prima del calcio d’inizio. A proposito, il Milan, rivale per l’accesso alla Champions League, riceve dalle televisioni 42,5 milioni in più rispetto ai gigliati. Praticamente il valore di Balotelli con qualche anno di contratto pagato.
FRANCESCO CIANFANELLI
twitter @FCianfanelli
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