Finisce il ricreativo, principia il culturale. Stavolta la domanda col cristianesimo, ci perdonino i protagonisti di "Berlinguer ti voglio bene", c'entra ben poco: ieri sera la Fiorentina ha perso due punti o ne ha guadagnato uno? In ogni caso il dibattito è aperto. Ciò che può mettere tutti d'accordo è il fatto che i viola abbiano giocato una gara dai due volti: spumeggianti, talvolta sfacciati e sempre propositivi nel primo tempo, più lenti e meno padroni del campo nella ripresa. La squadra non ha sbagliato approccio inizialmente ma ha tardato un po' ad uscire dagli spogliatoi nel secondo tempo e alla fine, sommando le occasioni create e quelle subite, esce con un pareggio che fa comodo fino ad un certo punto e che forse fa svanire definitivamente i sogni tricolore della truppa di Garcia. Certo, un pari contro i giallorossi non è certamente da rifiutare e allora è giusto analizzarlo nei suoi aspetti positivi. Intanto a Firenze dopo la Juventus si sono fermati anche loro: il Franchi non sarà più il fortino di un tempo ma ha visto le due prime della classe costrette al pari.
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Dibattito aperto: due punti persi o uno guadagnato?
Fiorentina grande con le grandi, meno con le piccole. Dopo il Genoa una nuova occasione ghiotta…
Da ciò si evince che la squadra sia cresciuto molto sotto il profilo psicologico: i grandi appuntamenti vengono vissuti con maggiore distacco emotivo - lo ha ammesso anche Montella alla vigilia - e quindi in campo scende una Fiorentina attenta e priva di timori reverenziali. Grande con le grandi, a volte piccola con le piccole. Si potrebbe banalizzare così il comportamento della squadra che sabato contro il Genoa, col centrocampo a ranghi ridotti, deve continuare a muovere la classifica. Dopo di che ci sarà l'occasione per dimostrare che la maturità è stata raggiunta: il calendario pone un trittico interessante: Atalanta al Franchi, Sassuolo in esterna e poi Torino di nuovo a Firenze. In mezzo anche la Tim Cup contro la Roma ed il delicato turno di andata di Europa League contro il Tottenham. Il tutto con un Mario Gomez in più, con i prossimi rientri di Savic e Pizarro dalle squalifiche e magari con l'integrazione di Diamanti che sta lavorando per ottenere la forma migliore. Il processo di crescita passa anche dalla loro esperienza. E Cuadrado? Non si può che aspettare, incrociando le dita, per vedere se Mourinho alzerà l'offerta fino a 35 milioni, il valore della clausola rescissoria.
STEFANO ROSSI
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