L'ex viola Alberto Di Chiara ha parlato a Calciomercato.com. Ecco un estratto della lunga intervista:
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Di Chiara: “Rapporto Firenze-proprietà? Manca chiarezza verso i tifosi”
L'ex viola parla di Fiorentina e dei rapporti tra la proprietà e la città
"Sul piano del bilancio, l'estate è stata positiva, tra cessioni e arrivi. A livello tecnico, però, sono state fatte delle scommesse: sono partiti dei giocatori affermati, i nuovi arrivati possono essere in prospettiva dei buoni acquisti, ma ad oggi le scommesse, e le incognite, sono tante. Addii dolorosi? Sicuramente quello di Salah, in aggiunta a Cuadrado nel mese di gennaio. Una situazione gestita, anche a livello comunicativo, in maniera non ineccepibile. Anche la partenza di Joaquin, che garantiva uno spessore tecnico, è pesante: Blaszczykowski, il suo naturale sostituto, è reduce da diversi infortuni e quindi c'è molta curiosità e attesa nel capire cosa potrà dare. Un vero peccato è, se si doveva puntare su alcune scommesse, non averlo fatto sugli italiani.
I primi 180 minuti di campionato? La Fiorentina vista con il Milan ha approfittato di un avversario non al top, ancora in fase di rodaggio: ha dimostrato di essere una squadra quadrata, in forma, mentre con il Torino il calo è stato sopratutto mentale. Questo tipo di carenza è legato all'assenza di individualità che possono fare la differenze o prendersi la responsabilità nei momenti difficili, una situazione tipica in molte squadre italiane.
Fiorentina-Genoa? La Fiorentina deve stare al top della condizione mentale e fisica, per essere efficace e ottenere il risultato, altrimenti la difficoltà può arrivare con tutte le squadre, Genoa compreso: il caso della Juventus, contro l'Udinese, è la dimostrazione lampante di quanto ho detto in precedenza, anche alla luce della perdita di giocatori decisivi come Tevez e Pirlo. La Fiorentina deve avere consapevolezza dei propri mezzi: in questo momento l'unico a poter fare la differenza è Giuseppe Rossi che, nelle condizioni giuste, è il solo nella Fiorentina in grado di essere determinante nei momenti di maggior affanno.
Rapporto Firenze-proprietà? E' difficile da decifrare questa situazione, ma dal punto mio di vista l'errore è comunicativo. Da Montella a Salah, da Gomez a Milinkovic-Savic, c'è stata mancanza di chiarezza, di comunicazioni ufficiale, di prese di posizione. Sono problemi facilmente risolvibili, una società sana come la Fiorentina non dovrebbe aver problema a parlare, a spiegare, anche per a trovare un feeling con la città. La 'azienda calcio' giustamente deve far quadrare i conti, ma le emozioni sono imprescindibili: sembra che i Della Valle facciano di tutto per non entrare nelle vene dei tifosi, della città. In questo senso, a livello di comunicazione, ho molte perplessità, ma alla fine sarà il campo a dare le risposte definitive e a risolvere la questione”.
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