"Chi lo avrebbe mai detto, quell’8 di febbraio, che 6 mesi dopo il mondo si sarebbe capovolto. Non più da turista, bensì da protagonista. Erick Pulgar è la quarta pedina che Daniele Pradè ha appoggiato, tutto d’un fiato, sulla scacchiera di Vincenzo Montella, che giorno dopo giorno vede arricchirsi quel parco giocatori così spoglio di qualità fino a poco tempo fa. Era l’8 febbraio, appunto, quando il cileno visitava Firenze insieme alla sorella Paola e alla madre Karina. E l’8 di agosto, in pieno fermento di mercato, la Fiorentina ha definitivamente superato le big, ferme in attesa e mai realmente decise nel trattare con il Bologna.
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“Devo fare un passo in avanti”. Pulgar: da turista a protagonista, tra Vidal e Miha
È il centrocampista cileno il nuovo innesto per la Fiorentina: ipotesi mediana ‘a due’
"La clausola rescissoria non ha rappresentato un problema: la Viola si è messa a sedere con gli emiliani per mitigare i buoni rapporti tra club, il calciatore ha accettato 1,3 milioni a stagione e Milan Badelj ha un nuovo compagno di reparto. Poco più di 10 milioni (LEGGI) per un innesto di qualità, titolare nel Cile accanto ad Arturo Vidal, il rimpianto di Corvino, ds che nel 2015 portò Pulgar in Italia dall’Universidad Católica. Nel Bologna, la crescita nella seconda parte di stagione è stata esponenziale. I felsinei hanno provato a spingere sul rinnovo dopo un inizio di mercato turbo che, tra riscatti e operazioni in entrata, ha visto un esborso di circa 50 milioni di euro. Il 25 luglio, al quotidiano La Tercera, il centrocampista aveva dichiarato: «Sono a Bologna ormai da quattro anni, è una città bellissima e sono affezionato ai tifosi e all’ambiente, ma penso sia arrivato il momento di fare il salto di qualità. Sento il bisogno di fare un passo avanti nella mia carriera e lottare per altri obiettivi».
"Il passo è compiuto. Da Saputo a Commisso. Dal Bologna alla Fiorentina, contro la quale in un derby - con la compartecipazione di Veretout - ha stabilito un fatto più unico che raro: una partita con due gol tramite calcio d’angolo. Una ottima Copa America lo ha consacrato, così come quella d’Africa ha fatto con l’obiettivo sfumato Ismaël Bennacer. Un cecchino per la Fiorentina, tanto che anche Sinisa Mihajlovic ne ha lodato le doti da fermo: «Tira i rigori meglio di me!». Non solo, perché Pulgar è stato a tratti in testa alla classifica dei giocatori con più km medi percorsi a partita nella Serie A 2017/2018. «A Bologna sono migliorato», aveva detto durante la rassegna sudamericana. È il momento di confermarlo.
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