Derby o non derby? Conta fare ancora risultato

Siamo nel bel mezzo di una settimana che ci avvicinerà a una sfida dal sapore decisamente particolare. Al Franchi arriverà l'altra squadra toscana della Serie A, l'Empoli. Una partita che è di fatto la cosa più vicina a un derby, territorialmente parlando, che la Fiorentina può affrontare in questa stagione.

E' però evidente che non si tratti di una stracittadina, che non c'è quell'aria di attesa palpitante che si respira quando si affrontano in altri contesti squadre così chilometricamente vicine. Questa rivalità è maggiormente sentita dalla parte opposta, quella empolese. Perché se le parole del presidente Corsi, rilasciate in esclusiva a Violanews.com, hanno spento gli animi (LEGGI QUI), quelle di bomber Maccarone hanno messo nuovamente al centro dell'attenzione una partita che non può essere uguale alle altre (LEGGI QUI).

Derby o non derby che sia, la Fiorentina ha tanti ottimi motivi per tenere altissima la concentrazione e mettere in campo tutte le proprie forze. Un po' perché è l'ultima partita dell'anno e c'è sempre la voglia di chiudere in bellezza prima di fermarsi per la pausa natalizia. Un po' perché finalmente i viola sono riusciti a trovare un po' di continuità di risultati e sarebbe davvero un peccato fermarsi di nuovo, adesso che si può tornare a parlare di terzo posto. Un piazzamento per cui lotteranno in tanti fino all'ultimo ma, dopo un periodo di enorme pessimismo, aver ritrovato la consapevolezza di poter competere per l'Europa che conta è qualcosa di importante. E sarebbe un peccato stopparsi nuovamente a un passo dalla sosta.

LORENZO BENEDETTI

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