La Fiorentina non riesce ad andare oltre il pareggio a Ferrara sul campo della Spal. È servita un’intuizione di Federico Chiesa nel finale di gara per riuscire a evitare una fragorosa sconfitta, ma a far discutere sono anche le scelte di Stefano Pioli, che oggi ha cambiato molto a gara in corsa da un punto di vista tattico.
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Dal trequartista alla ripresa senza terzino sinistro: come Pioli ha stravolto la Fiorentina
Molti cambiamenti tattici scelti dal tecnico della Fiorentina
La Fiorentina si è schierata inizialmente con il classico 4-3-3, ma già dopo pochi minuti si è capito che questo sistema non era quello giusto. Così Pioli ha scelto di cambiare e di accentrare Gil Dias per dare densità a centrocampo. Così il portoghese è stato spostato a fare il trequartista, con Chiesa e Simeone coppia d’attacco pura e Federico che ha abbandonato il ruolo di esterno. Con questo modulo, il 4-3-1-2, la squadra non è comunque riuscita a creare vere occasioni da gol pur avendo tenuto a lungo il possesso della palla. Molti gli errori in fase di attacco e poca lucidità in tutte le zone del campo.
Dopo lo svantaggio, nella ripresa Pioli stravolge tutto. Via uno spento Maxi Olivera, dentro Babacar. Il mister “rinuncia” al terzino sinistro e lascia Chiesa con il compito di coprire tutta fascia. Il modulo, di fatto, non cambia, perché sulla carta era ancora un 4-3-1-2, con Federico Chiesa terzino sinistro ma costantemente all’altezza degli attaccanti. Lo spazio lasciato libero dal talento viola veniva coperto o da Astori, che spesso si è aperto sulla sinistra, o da Veretout, o da Carlos Sanchez.
Un capitolo a parte va aperto per il centrocampista colombiano che ha preso il posto di Milan Badelj nel ruolo di centrale tra i tre mediani con caratteristiche diverse, meno costruttore e più distruttore di gioco. Talvolta lo abbiamo visto anche abbassarsi tra Pezzella e Astori per far partire l’azione da dietro, più spesso ha fatto il difensore aggiunto, subito davanti ai due centrali. Nella ripresa è costretto a un lavoro extra perché spesso ha aiutato la parte sinistra del campo orfana di un terzino puro.
Alla fine ne esce una partita piuttosto brutta, con poche idee e un po' troppa confusione. A mancare sono state le mezzali Benassi e Veretout, che non sono mai riuscite a dare manforte agli attaccanti piuttosto spenti (Chiesa escluso). Specialmente l'ex Torino oggi non è mai riuscito a trovare la posizione in campo. Con Babacar le cose cambiano un po' e l'area di rigore viene occupata con più costanza. Ma oggi la squadra proprio non ha convinto. E anche l'allenatore deve prendersi una buona dose di responsabilità.
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