Dovrà essere l'uomo in più di questa stagione, quello che cambia le partite con la sua classe e la sua tecnica. Ma per adesso le sue qualità non si sono ancora viste. Federico Bernardeschi, il numero 10 della Fiorentina, ha avuto un inizio d'annata quantomai difficile. I motivi possono essere i più disparati, dall'Europeo estivo che ne ha fatto iniziare in ritardo la preparazione, a un ruolo che lo costringe a coprire una porzione di campo enorme.
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Da Udine a Udine, dall’azzurro al viola: Bernardeschi, torna decisivo
A Udine, il campo dove ha fatto il suo esordio in Nazionale, Bernardeschi è destinato a tornare titolare. Non succedeva dalla sfida contro la Juventus
Questa poca brillantezza non è certamente sfuggita a Sousa che, oltre alla dichiarazione famosa del post Salonicco con quel "Deve schiarirsi le idee, in campo e fuori", lo ha spesso mandato in panchina. Finora è partito titolare esclusivamente all'esordio in campionato contro la Juventus a Torino. Poi solo scampoli di match e pochi lampi. Questa sera però, a meno che Sousa non stupisca tutti un'altra volta, potrà rifarsi. E' destinato a tornare a vestire la maglia da titolare, riprendendosi quella fascia destra che Tello e Tomovic contro il Paok gli avevano sottratto.
E lo farà in un campo, quello di Udine, che ha qualcosa di speciale. E' qui che, il 24 marzo scorso, fece il suo debutto in Nazionale contro la Spagna. In quell'occasione, Bernardeschi entrò in campo e cambiò il match, dando la scossa giusta alla squadra che riuscì ad acciuffare il pareggio. Questa sera toccherà di nuovo a lui, di nuovo a Udine. Un "nuovo" esordio per rivedere il "vecchio" Bernardeschi.
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