Il futuro viola è già oggi. L'ultimo passaggio è la partita contro la Spal, vincere significherebbe chiudere al decimo posto e dunque nella parte sinistra della classifica. Niente di entusiasmante, sia chiaro. Ma tant'è, dopo aver lottato per non retrocedere l'attualità della Fiorentina è queste e negarla sarebbe come buttare la polvere sotto il tappeto. Dopo la conferma di Iachini da parte di Commisso, scelta che fa discutere e divide il pubblico viola, è già il momento di pensare alla prossima stagione. Se da una parte Rocco Commisso continua a ribadire la centralità del progetto stadio (LO HA FATTO ANCHE IERI SERA), dall'altra c'è chi insiste la centralità del campo e sulla necessità di fare qualche step in avanti. Chi? Franck Ribery, naturalmente. Il campione viola, colui che ha vinto tutto in carriera e che sa come si fa.
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Commisso, lo stadio e il messaggio di Ribery: adesso la priorità deve diventare il mercato
Commisso insiste sul tema dello stadio, Ribery suggerisce di rinforzare subito la squadra. Qual è la priorità?
Nel corso dell'intervista alla Rai (LEGGI LE SUE PAROLE), il francese ha chiarito come la società debba crescere. Innanzitutto sul campo, con acquisti mirati che rendano la squadra di Iachini ancor più competitiva. Sì, perché puntare da subito all'Europa è una necessità. Non è detto che allestire una squadra forte equivalga a qualificarsi per i tornei internazionali, ma non provarci nemmeno significa rinunciare all'obiettivo. Il futuro di Chiesa è il primo nodo da sciogliere, poi c'è da capire se Milenkovic rimarrà e cosa succederà con Pezzella. Infine, giusto per prendere i casi principali, soltanto uno fra Cutrone e Vlahovic rimarrà nella rosa del prossimo anno. L'inizio del prossimo campionato è dietro l'angolo, ad oggi è fissato al 12 settembre ma potrebbe slittare al 19. Gli interventi dovranno essere precisi, mirati e corretti perché il tempo di aggiustare la mira non sarà poi tanto.
Il prossimo mercato racconterà le ambizioni della proprietà, dirà chiaramente se un futuro radioso è imprescindibile dai temi stadio e nuovo centro sportivo. Pur consapevoli dell'importanza delle infrastrutture per regalarsi un futuro più solido, la Fiorentina ha la prioritaria necessità di tornare in Europa il prima possibile. L'esempio dell'Atalanta è virtuoso ed efficace: prima la squadra, poi lo stadio. Nel calcio è sempre il pallone che fa battere il cuore e l'entusiasmo della piazza si alimenta coi risultati. E' vero che non s'è mai visto nessun turista a visitare le scale elicoidali, ma nessuno si è nemmeno mai immaginato di fare un carosello al piazzale Michelangelo per il restauro dell'impianto.
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