Noi ne abbiamo contati 96 e probabilmente ce n'è sfuggito qualcuno. In ogni caso si avvicina alle tre cifre il numero di "assenze" causa infortunio per la Fiorentina in questa stagione, comprendendo le indisponibilità di Cuadrado, Vargas e Gonzalo Rodriguez per il match di giovedì in Europa League. Un conteggio - pensate un po' - fatto per difetto e con la massima onestà intellettuale, perchè abbiamo considerato "valide" solo le assenze dei giocatori più importanti, il blocco dei 17-18 titolari allargati di cui Montella ha dimostrato di fidarsi. Il numero sarebbe quindi maggiore se avessimo tenuto conto dei problemi fisici dei vari Hegazy, Rebic, Iakovenko, Alonso, Bakic che però non avrebbero comunque avuto molto spazio, se non in partite di importanza marginale.
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Cento, maledettissime, assenze
Un conteggio incredibile, ed è per difetto. Ma la Fiorentina non si arrende
Non solo, perchè il nostro metro di giudizio si è basato sulle indisponibilità totali per una partita, nonostante ci siano state diverse partite in cui la Fiorentina ha perso una pedina a gara in corso, anche nel primo tempo (vedi Gomez con il Cagliari). E nonostante spesso e volentieri qualche elemento sia stato arruolabile solo part time, se non in condizioni precarie. 96 assenze in 37 partite ufficiali - compresa la trasferta di Esbjerg - tra campionato e Coppe, per una media di poco inferiore ai 3 indisponibili a gara. E con una sola, misera, gara in cui Montella ha avuto a disposizione l'intera rosa, cioè contro il Catania alla prima di andata, dove l'unico assente era Ambrosini ma per squalifica. Non male, considerando che le assenze più lunghe sono state quelle dei "big" con record-man, ovviamente, Mario Gomez (30 i forfait collezionati dal solo tedesco) che a fine stagione sarà seguito molto probabilmente in graduatoria da Giuseppe Rossi. Eppure, in costante emergenza, la Fiorentina ha tenuto botta su tre fronti e se non fosse per i torti arbitrali - ci mancavano pure quelli - oggi sarebbe praticamente appaiata al Napoli. La forza di non piangersi addosso, insomma, ha fatto la differenza ed a quella si aggrapperà ancora Vincenzo Montella giovedì sera e poi lunedì a Parma quando - senza Gonzalo, Vargas e naturalmente Pepito - si arriverà davvero alla soglia di un "100" che non avremmo mai voluto raggiungere.
SIMONE BARGELLINI
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