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Cavasin: “Montella e Conte i top, Borja…”

Alla luce della partita di domenica quale partita vedremo giovedì? Si affronteranno due squadre su un palcoscenico diverso e prestigioso in cui metteranno in campo le proprie capacità tecniche che …

Redazione VN

Alla luce della partita di domenica quale partita vedremo giovedì?

Si affronteranno due squadre su un palcoscenico diverso e prestigioso in cui metteranno in campo le proprie capacità tecniche che abbiamo visto essere eccelse. La cornice dell’Europa League si appoggerà in modo importante su diversi fattori: in queste due sfide gli episodi faranno ancora di più la differenza: il segnare o il non subire gol fuori casa determinerà diversi scenari in vista del passaggio del turno. Tra le due formazioni ci sono comunque valori tecnici molto vicini, la Juventus è più forte ma la fiorentina ha un buon organico e se la giocherà fino alla fine. La loro rivalità è molto accesa ed esiste da sempre, questo aggiunge pathos alla gara non solo nell’aspetto della tifoseria, ma anche a livello di tensione agonistica, in palio c’è qualcosa di molto importante.

Giovedì i viola ritroveranno Borja Valero, potrà fare la differenza?

Borja è un giocatore molto importante e porta alla Fiorentina un valore aggiunto determinante, sarebbe titolare in tantissime altre squadre. Rispetto alla gara di campionato sicuramente il valore tecnico dei viola sarà più alto con il centrocampista schierato.

Da allenatore come giudica il lavoro dei tecnici Conte e Montella?

Sono due allenatori che hanno saputo dare alle proprie squadre un valore enorme, ridando un gioco proprio facendo valere ed esprimere al meglio le qualità di ogni giocatore a disposizione. I due tecnici hanno saputo sfruttare al meglio il proprio organico e i risultati danno ragione, hanno entrambi due squadre espressive che trasmettono sul campo le loro idee tattiche, credo che questo scontro veda i top del nostro Calcio ed è giusto riconoscergli i meriti per i risultati ottenuti.

E’ notizia di questi giorni il fallimento del Bari, con la squadra pugliese da giocatore eliminò due volte la Juventus in Coppa Italia, come ha reagito alla vicenda?

A Bari ho vissuto gli anni importanti dell’era Matarrese, abbiamo vinto due campionati su tre, cera una rifondazione da fare e ottenemmo grandi risultati sul campo, e la mia vita in città era bellissima, ricordo una tifoseria calorosa che mi faceva sentire bene, a mio agio. Con i pugliesi ho ricordi personali ottimi, con la squadra deteniamo ancora il record per la presenza in Coppa Italia di una formazione di Serie C. L’eliminazione della Juventus per mano nostra nel 1984…  purtroppo la vita è fatta di momenti belli e altri brutti, io dico sempre che nonostante tutto bisogna vivere con ottimismo. Questo periodo potrebbe voler dire svolta per il club, i tifosi dovranno avere pazienza, chi subentrerà alla vecchia proprietà dovrà avere il tempo di fare il passaggio ad una nuova era, mantenendo però la categoria, spero per la piazza che arrivi un dirigenza che sappia ridare il giusto livello ad una città che merita palcoscenici importanti. Come ambiente e come organico Bari merita il meglio.

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