Casa Sky Sport ha proposto un intervento in collegamento con il centrocampista viola Gaetano Castrovilli:
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Castrovilli: “Il Mister vuole che migliori in un fondamentale. Sogno la 10 di Antognoni…”
Il genietto di Minervino Murge parla all'emittente satellitare
"Devo ringraziare Montella prima di tutto per la fiducia da prima del ritiro, poi anche i compagni che sono con me ogni giorno. Ho sempre ascoltato i consigli di Daniele Croce, mio compagno a Cremona. Mi diceva di dare sempre il 100% e di impegnarmi in allenamento perché sarei arrivato lontano... Ancora non ho realizzato tutti i miei sogni, ma penso sempre alle sue parole.
I miei idoli da bambino erano Ronaldinho e Kakà. Quando entro in campo cerco di divertirmi, quello che poi mi trasmettevano i miei idoli quando danzavano in campo. Iachini vuole che migliori nei numeri degli assist e dei gol, mi sono fermato molte volte a fine allenamento insieme al Mister per inquadrare la porta tirando. Firenze è una città bellissima, ogni tifoso è esigente; Commisso è un presidente ambizioso, il progetto è bellissimo e la Fiorentina farà grandi cose.
La Nazionale era il mio sogno fino da piccolo, ancora oggi non l'ho metabolizzato. Lo dico ai più piccoli: i sogni si possono realizzare. Essere paragonato ad Antognoni è stato bello e pesante, lui è stato un giocatore fantastico e sono fortunato ad averlo sempre vicino a me. Lo ringrazio anche per il messaggio che mi ha mandato (LEGGI).
Dopo due mesi di stop, fai un po' fatica, ma è bello tornare a toccare il pallone e vedere i compagni. Tante volte ci siamo sentiti sul gruppo della squadra, siamo solari e scherzosi, c'è un bel rapporto. Ribery è straordinario, come calciatore e come persona, raramente si trova qualcuno che ha vinto tutto ma che ha sempre voglia di migliorarsi.
Ricordo la serata del primo gol contro il Milan, a San Siro. Un'emozione incredibile, da piccolo simpatizzavo per il Milan. Quel gol se lo sentivano più i miei compagni, Ceccherini e Venuti soprattutto. Io voglio migliorare, essere più decisivo negli ultimi metri. Spero di essere pronto, sia per il finale di questa stagione sia per l'inizio della prossima. L'Europeo? Ovviamente il rinvio è fondamentale, posso accumulare più esperienza. E sono contento anche perché Zaniolo ci sarà, se lo merita. Voglio essere anche più difficile da saltare, a volte vado spedito sul pallone e mi saltano con un solo movimento. Guardo spesso la Premier, De Bruyne è un giocatore che abbina tecnica, concretezza, forza... ha tutto, lo ammiro. Giocatore fantastico, spero anche io di migliorarmi ogni anno e accettare e superare le sfide che mi pongo.
L'allenatore fa migliorare la squadra sotto ogni punto di vista, deve essere bravo a preparare le due fasi. Iachini ci sta aiutando ad attaccare e difendere tutti insieme. Come giocatore era veramente cattivo, come allenatore... Quando si arrabbia... (ride, ndr). Tesser a Cremona mi vedeva trequartista, più offensivo, poi mi sono spostato nel ruolo di mezzala anche grazie a Croce. Grazie al Mister e a tutto il suo staff. La Serie B arricchisce da tutti i punti di vista, devi tener botta perché è un campionato fisico e ci sono tanti giocatori che hanno esperienza in A: Cleiton Dos Santos, Piccolo, Pesce... mi hanno aiutato tanto.
Il giocatore più forte incontrato? Scontato dire Ronaldo, ma mi ha impressionato molto Boga del Sassuolo. Nelle difficoltà chiudevo gli occhi e immaginavo la mia famiglia, che per me è tutto e che mi ha aiutato a non mollare quando ero nelle giovanili del Bari, e loro facevano molti sacrifici per me. Il mio debutto in B nel 2015 è stato con Minicucci, nella squadra della mia città è stato fantastico, Bari è la mia città e la terrò sempre nel cuore. Sentire Cassano e le sue parole (LEGGI) mi ha fatto piacere, lo ringrazio. Ci siamo incontrati in centro a Firenze, lui fa il corso da allenatore, abbiamo parlato in dialetto. Mi manca la mia terra, mamma mi chiama due o tre volte al giorno per sentirmi.
Un sogno? Spero di indossare la maglia numero 10 della Fiorentina. E se dovessi scegliere un giocatore con cui giocare, direi De Bruyne, ma anche Iniesta andando un po' indietro."
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