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Caro Diego ti scrivo… “Chiediamo solo partecipazione emotiva. Torni al comando”

Tra le tante mail arrivate in redazione da questa mattina abbiamo scelto due di tifosi che stanno con i Della Valle, ma vorrebbero vedere un cambiamento

Redazione VN

Giornata molto movimentata per il popolo viola che è stato svegliato dalla lettera di Diego della Valle pubblicata da La Nazione. Come potete immaginare abbiamo anche noi avuto diverse mail di tifosi che cerano di capire il perché di questa lettera-comunicato. Pubblichiamo queste due lettere dopo aver documentato il flash mob in via Tornabuoni a Firenze. 

Gent.mo Sig. DellaValle

Ho sempre sostenuto la proprietà e aspramente stigmatizzato ogni forma offensiva di contestazione alla sua famiglia e capisco il suo disappunto e il suo risentimento espresso sulle colonne del giornale cittadino. È capzioso però generalizzare così il suo risentimento quando, più volte, una consistente fetta del tifo ha manifestatamente preso le distanze dalle forme più becere di contestazione. Inoltre Sig. DellaValle non posso credere che un imprenditore capace come lei non possa non vedere gli errori di gestione commessi negli ultimi due anni dove i soldi delle tante plusvalenze realizzate sono stati impiegati in modo scellerato.

Sono soldi suoi Sig. DellaValle, e la Fiorentina è una sua Azienda. Sono certo che se le sue altre Aziende dessero dei risultati altrettanto deludenti e le vendite calassero a precipizio Lei non se la prenderebbe con gli acquirenti che non comprano ma sicuramente con chi ha fatto errori strategici e investimenti sbagliati.

Ecco Sig. DellaValle è questo che noi tifosi adesso ci aspettiamo. Ci aspettiamo cha alla dura reprimenda nei confronti di chi l'ha offesa con le parole segua un'analoga dura presa di posizione nei confronti di chi CI ha tradito con i fatti. Di chi ha tradito le sue aspettative di imprenditore e le nostre di tifosi con errori strategici e tecnici che hanno portato a questi risultati non all'altezza degli investimenti fatti.

Ci faccia capire che alla fine la nostra insoddisfazione è anche la sua e ci faccia capire che ha preso provvedimenti. Non chiediamo molto. Un po' di partecipazione emotiva e una squadra di cui essere fieri, che sappiamo non può aspirare a traguardi primari ma che rappresenti la nostra fierezza e il nostro orgoglio su tutti i campi.

Distinti saluti Mario

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