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BV 1983: Sognando la UEFA

Il 27 febbraio del 1983 la Fiorentina conferma la tradizione che la vede sempre vittoriosa contro l’Avellino al Comunale. Le preoccupazioni della vigilia, destate in casa viola da alcune importanti …

Redazione VN

Il 27 febbraio del 1983 la Fiorentina conferma la tradizione che la vede sempre vittoriosa contro l’Avellino al Comunale.

Le preoccupazioni della vigilia, destate in casa viola da alcune importanti assenze, vengono subito spazzate via dal gioco espresso. La Fiorentina appare infatti solida e manovriera e il bel gol di sinistro di Giuseppe Bellini (unica rete in maglia gigliata per il centrocampista romano) non giunge inaspettato.

Senza fatica, i toscani chiudono in vantaggio la prima frazione e anche alla ripresa delle ostilità il tema non sembra essere mutato: la Fiorentina spinge e l’Avellino stringe i denti. Eppure, proprio nel momento in cui il raddoppio sembra nell’aria, la squadra viola viene improvvisamente messa alle corde. Nel giro di pochi minuti gli irpini sfiorano per ben tre volte il pareggio; la prima occasione la sventa Massaro salvando sulla linea un tiro di Bergossi, poi è la traversa a dire di no ai campani e infine è Barbadillo a graziare i toscani sciupando una preziosa occasione. Gol mangiato, gol subito; inesorabilmente, quest’antica legge calcistica, viene nuovamente applicata. Il giustiziere è Antognoni - insieme a Bellini il migliore campo - che a pochi minuti dal termine fulmina Tacconi con una bomba su punizione. È la rete che manda i verdi alla deriva. De Sisti subito ne approfitta per premiare col debutto Alessio Torracchi e Stefano Carobbi, giovani messisi in luce nel Torneo di Viareggio, e anche Alessandro Bertoni sfrutta la situazione per rifarsi della rete annullatagli nel primo tempo siglando il 3-0. Per l’Avellino, il passivo va oltre i propri demeriti ma ai tifosi viola che festeggiano sugli spalti, questo non sembra interessare.

Filippo Luti - Museofiorentina.it