Mentre i pomposi bollettini di guerra rimandavano notizie di furiosi combattimenti in Cirenaica per la difesa della città di Tobruk, gli italiani, non ancora pienamente consapevoli a quale tragedia stavano andando incontro, cercano di dimenticare le prime privazioni andando a vedere la propria squadra del cuore di football disputare il massimo campionato. Così i fiorentini in quel 7 dicembre del 1941: arrivano i rossoneri del Milano - sì: con lo o finale… - per la settima giornata e i viola devono attaccare il primato in classifica occupato dalla Roma.
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BV 1941: Una tranquilla domenica da brivido
Mentre i pomposi bollettini di guerra rimandavano notizie di furiosi combattimenti in Cirenaica per la difesa della città di Tobruk, gli italiani, non ancora pienamente consapevoli a quale tragedia stavano …
L’incontro è condizionato dal forte vento che spira, nel primo tempo, a favore degli attacchi viola: prima Degano e poi Gei marcano il 2-0 che sembra mettere al sicuro il risultato. La situazione di favore per le forti folate si inverte però nella ripresa e Rosellini al 60’ accorcia le distanze grazie a un clamoroso regalo del numero uno viola Luigi Griffanti che afferra il pallone in una presa ma, subito dopo, se lo lascia sfuggire proprio sui piedi del centrocampista lucchese. Un infortunio occorso a Enrico Boniforti - che proprio in quel giorno compiva gli anni - subito dopo la rete ospite e che obbliga il difensore rossonero ad abbandonare il terreno di gioco, sembra spianare la strada alla vittoria viola. Quando poi ancora Degano a otto dal termine triplica le segnature, molti tifosi gigliati, soddisfatti, iniziano lentamente ad abbandonare gli spalti. Dall’87’ succede però l’imprevedibile: prima Rosellini e poi Todeschini pareggiano il conto nel giro di poco più di due minuti. Incredibile!
L’incontenibile gioia per l’inaspettato punto in classifica distrae però gli uomini di Mario Magnozzi: la Fiorentina batte rapidamente la palla dal centro del campo, Degano scappa sulla fascia, passaggio a Gei che, a sua volta, offre a Valcareggi l’opportunità di fulminare Zorzan per il definitivo 4-3 inadatto ai cardiopatici.
Un Sant’Ambrogio amaro per i milanesi, una vigilia dell’Immacolata da ricordare per la formazione viola da stasera in testa alla classifica.
museofiorentina.it - Massimo Cecchi
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