Bucchioni: “Bernardeschi alla Juve con tempistiche sbagliate. Bisognava scatenare un’asta”

Ai microfoni del Pentasport di Radio Bruno è intervenuto Enzo Bucchioni, che ha detto la sua sul mercato in chiave Fiorentina con un approfondimento sulla cessione di Bernardeschi. Ecco le sue parole: "L'operazione Bernardeschi è stata fatta in ritardo, ed è quello il problema. Si sapeva da aprile che il ragazzo era distratto, bisognava accontentarlo prima, servivano quei soldi per comprare altri giocatori ed è stato un errore arrivare fino al 24 di luglio per cederlo. Bisognava scatenare un'asta tra Chelsea, Inter e Juventus per giocare al rilancio, tirando fuori il meglio. La trattativa è diventata unilaterale dal momento in cui la Juventus si è accordata con il giocatore e il giocatore ha detto che voleva andare soltanto lì.

Il 10% sulla futura rivendita? Si tratta di un'idea di Cognigni, come fatto anche con Ljajic: la Fiorentina voleva 50 milioni ma non è riuscita ad ottenerli, quindi ha voluto inserire questa percentuale. Credo che l'affare Bernardeschi sia stato un buon affare, io credo che possa diventare un campione perché è un giocatore moderno ed ha grandi margini di miglioramento. Chi lo accosta a Baggio o a Del Piero non ha capito niente di calcio. Due settimane fa ho incontrato Marotta per caso, abbiamo parlato e ho capito che la Juventus lo segue da tantissimo: credono davvero che possa diventare un campione".

Ha poi continuato: "Opinioni sui giocatori del ritiro? Preferisco andarci cauto, con tutte le valutazioni. Aspettiamo, siamo a luglio. Per avere qualche indicazione più certa bisognerà aspettare le prime amichevoli serie. Su Gaspar ho qualche dubbio, spero di sbagliarmi e che diventi un giocatore importante. L'importante è che adesso che ci sono soldi veri arrivino anche giocatori veri.

La trattativa con il Milan per Kalinic è già avanti, balla ancora qualche milione e non è facile accordarsi definitivamente anche per cifre apparentemente minime, ma l'accordo di base c'è".