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Borja Valero: “Rossi uno dei più forti al mondo”

“Ormai sono sicuro che non andrò in nazionale spagnola” (COMMENTA)

Redazione VN

Sul quotidiano sportivo spagnolo Marca troviamo una lunga intervista a Borja Valero, che parla sia di Fiorentina che dei suoi sogni con la nazionale spagnola.

Sei stato nominato il secondo giocatore più costante della scorsa stagione, alle spalle di Totti e davanti a Pizarro:

"Vuol dire che stiamo facendo bene. Il calcio è uno sport di gruppo, senza la squadra non avrei potuto raggiungere certi traguardi. È un onore giocare con Pizarro, è stato il mio punto di riferimento quando sono arrivato. È un giocatore straordinario che sa dettare i tempi di gioco. Non a caso è stato nei migliori club italiani".

Se il Villarreal non fosse retrocesso, tu non saresti approdato in Italia...

"Vero, c'è sempre qualcosa di buono in tutto quello che succede. Ogni giorno che passa sono sempre più felice della mia decisione. Non paragonatemi ad Iniesta, però, nessuno è come lui".

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Quindi se arrivassero offerte dalla Juventus, dal Bayern Monaco o dal PSG non ci penseresti?

"Onestamente sarebbe molto difficile farlo".

Scudetto con la Fiorentina, è possibile?

"Siamo ancora un gradino sotto le favorite, ma abbiamo tanto entusiasmo e voglia di lottare. Dobbiamo continuare nel processo di crescita iniziato lo scorso anno".

Parlami di Rossi. Solo Ronaldo è tornato al successo dopo due gravissimi infortuni. È cosi forte mentalmente?

"Fisicamente non ha ancora raggiunto il livello del fenomeno brasiliano, ma ha dimostrato di essere psicologicamente fortissimo.La sua famiglia, i suoi compagni e la passione per il calcio lo hanno aiutato a tornare ad alti livelli. È sicuramente uno dei migliori attaccanti del mondo quando è al massimo della forma".

Come sta andando la stagione di Marcos Alonso?

"Non è facile spodestare Pasqual, ma piano piano sta trovando spazio, soprattutto in Europa League. Sia lui che Joaquin devono ancora adattarsi bene al tipo di calcio italiano, ma sono perfettamente integrati nel gruppo".

Del Bosque è venuto a vederti da vicino?

"No, non credo (ride, ndr)".

Iniesta, Xavi, Busquets, Fabregas e Xabi Alonso sono inamovibili. La porta della nazionale per te è chiusa?

"Sì, la Nazionale per me è un argomento chiuso. Ho capito che il CT ha il suo blocco di giocatori e non ha intenzioni di cambiarli. L'anno scorso ho giocato molto bene ed avrei potuto avere una possibilità, ma così non è stato".

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