In occasione della consegna del premio di miglior Under 25 della Fiorentina, ai microfoni di Radio Bruno interviene Federico Bernardeschi: "Per me è una grande emozione e un onore ricevere un premio così importante. Il mio rapporto con i media? Credo che seguire i mezzi di informazione sia un bene, ti fa crescere. Sono molto attento ai giudizi. Il mio calo? Ogni giocatore non può dare il 100% tutta la stagione, poi io l'anno scorso sono stato molto fermo. Penso che sia normale avere dei cali, ma voglio trovare la continuità nel tempo. La Fiorentina mi ha aperto le porte del calcio che conta, è un onore indossare questa maglia, sono orgoglioso di far parte di questa squadra. Il mio ruolo? A me interessa giocare. E' stato un anno di tanti cambiamenti, un giocatore alle prime esperienze può fare fatica a segnare. Io parto dalla destra per rientrare sul sinistro, solo che coprire tutta la fascia non è facile. Spero di segnare di più nel prossimo campionato. Stiamo affrontando un periodo delicato ma è normale. Dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare più duro di prima. Sousa mi ha insegnato molto, specialmente la capacità di cambiare ruolo e di rimanere sempre concentrato. Babacar? Bisogna puntarci ancora, è giovane e con potenzialità incredibili. La difficoltà maggiore per arrivare in Serie A è stata avere costanza, lavorare ogni giorno al 100%. Non c'è rischio di montarsi la testa, se hai basi buone con una famiglia solida alle spalle, la testa rimane sulle spalle. La Juve? Non credo che mi volesse".
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Bernardeschi: “Devo segnare di più. Ecco cosa mi ha insegnato Sousa”
Le parole del giovane numero 10 viola, premiato in quanto miglior Under 25 della Fiorentina
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