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Benedetta abbondanza (almeno in mezzo)

A centrocampo non mancano le opzioni per Montella (COMMENTA)

Redazione VN

In difesa serve un rinforzo, in attacco mancano i pezzi più pregiati. Per fortuna c'è almeno un reparto che può far sorridere Vincenzo Montella, ovviamente il centrocampo. Del resto già nello scorso campionato la Fiorentina aveva costruito molte delle sue fortune sulla linea mediana e su quel "trio delle meraviglie" formato da Aquilani-Pizarro-Borja Valero. Eppure nella prima parte di questa stagione, solo lo spagnolo si era confermato sugli stessi standard, per qualità e continuità, nonostante il doppio impegno campionato-Europa League. Sui due ex Roma si è detto e scritto più volte, invece, di un apporto deficitario o quantomeno troppo ondivago. Per fortuna che accanto a loro si è ritagliato uno spazio importante Massimo Ambrosini che, spazzate via le perplessità di qualcuno a proposito dell'integrità fisica, è diventato ben presto un quarto titolare tanto che in talune occasioni Montella ha varato il centrocampo a rombo per far coesistere tutti.

Con l'inizio del 2014 le cose sono però ulteriormente migliorate. Perchè mentre Pizarro, che sembrava persino a rischio cessione, ha dato forti segnali di ripresa sia tecnica che psicologica, il suo connazionale Mati Fernandez ha completato il suo lungo percorso di ambientamento e si è finalmente imposto come un potenziale, quinto, titolare. Non a caso il cileno è stato preferito ad Aquilani a Catania dove è risultato il migliore in campo insieme a Matri. E domenica contro il Genoa, nel giorno della tripletta del numero 10 gigliato, si è capito che Anderson è destinato a diventare il sesto incomodo e del resto un giocatore che viene dal Manchester United non ha certo intenzione di scaldare la panchina nella Fiorentina. Il brasiliano ha già fatto intravedere qualità molto interessanti e diverse dagli altri centrocampisti viola, ad esempio la capacità di ribaltare velocemente l'azione palla a terra, oltre al fatto di essere l'unico mancino. Ma ancor più emblematica è stata la scelta di Montella di buttarlo subito nella mischia, in un momento delicato del match, dopo appena 3 allenamenti con i nuovi compagni. Sintomo di grande fiducia verso il numero 88 che nel giro di poche settimane, c'è da scommetterci, prenoterà una maglia da titolare.

SIMONE BARGELLINI

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