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Battito viola 1998: Dall’ira di Edmundo all’incubo finale

Ancora è difficile crederci. Anche perché sarebbe stata la quinta vittoria su cinque partite, la terza in trasferta, al termine di una partita stradominata. E invece… Ma andiamo con ordine: …

Redazione VN

Ancora è difficile crederci. Anche perché sarebbe stata la quinta vittoria su cinque partite, la terza in trasferta, al termine di una partita stradominata. E invece... Ma andiamo con ordine: è il 17 ottobre 1998, Fiorentina reduce dalle vittorie con Empoli, Vicenza, Milan e Udinese (sofferta ma bellissima quest'ultima, raggiunta solo al 90'...) e che si presenta all'Olimpico al gran completo. Da Toldo a Torricelli, da Rui Costa ad Oliveira, da Edmundo a Batistuta, una vera e propria task force di campioni. Passa una mezz’ora e Padalino lancia lungo per il "Re Leone" che sgomita con Aldair, lo supera e "lobba" Chimenti sotto la curva sud. Fiorentina in vantaggio e tutto sembra già scritto. Al 73' Trapattoni opera un cambio che deciderà (in negativo per i viola) la partita: fuori Edmundo, dentro Robbiati. Apriti cielo... O' Animal "manda" senza mezze misure il Trap che abbozza, finge di non vedere. Intanto la squadra si distrae, si disunisce, e nonostante i viola siano in 10 contro 9, perdono tutto nei 5 minuti finali. All'89' Aleinichev pareggia dall'area piccola dopo un azione ubriacante di Bartelt (chi era costui?), poi Totti realizza il 2-1 definitivo al 94' ancora su iniziativa dello sconosciuto argentino. Un incubo vero e proprio...

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